Battisti, la decisione alla Corte suprema: estradizione in bilico

Lunedì 23 Ottobre 2017 di Alfredo Spalla
Battisti, la decisione alla Corte suprema: estradizione in bilico
«La tensione è alta», ammette lo stesso Cesare Battisti in un'intervista all'agenzia francese Afp. Domani la Corte Suprema brasiliana (Stf) è chiamata a pronunciarsi nuovamente sul suo caso. Il giudice relatore del caso, Luiz Fux, ha concesso all'italiano un habeas corpus preventivo lo scorso 13 ottobre, impedendo difatti una sua possibile estradizione dal Brasile all'Italia. La questione, però, come molti passaggi del caso Battisti, è molto più complessa del previsto e gli scenari possibili sono diversi.

I COLLEGI
Fux aveva l'opzione di pronunciarsi autonomamente sulla richiesta dei legali di Battisti, ma ha preferito esprimersi in maniera provvisoria fermando «l'eventuale estradizione fino al giudizio della Corte nella sessione del 24 ottobre». Fux si è quindi rimesso alla Primeira Turma, uno dei due collegi presenti all'interno della Corte Suprema Brasiliana, composta da undici giudici. Cinque formano il primo collegio, mentre altri cinque il secondo (Segunda Turma). Il Presidente, la giudice Carmen Lucia, non compone nessuno dei due collegi. La richiesta preventiva di Battisti sarà esaminata dallo stesso Fux e dai giudici Alexandre de Moraes, Rosa Weber e Marco Aurélio Mello.
Solitamente anche Luís Roberto Barroso fa parte del primo collegio, ma non parteciperà alla decisione poiché in passato è stato avvocato di Cesare Battisti. L'estradizione sembrava davvero a un passo, ma gli ultimi sviluppi hanno allontanato l'ex Pac dal governo italiano.

GLI SCENARI
Cosa bisogna aspettarsi, quindi, dalla sessione che domani inizierà alle 18.20 (orario italiano)? Lo scenario più probabile, almeno nella fase iniziale, è che la Corte decida di non decidere.
Il primo punto in discussione è se il caso Battisti possa essere preso in esame da un solo collegio (quindi 5 giudici) o debba essere sottoposto all'attenzione del Plenario (la Corte al completo). «Porterò la questione di merito al collegio, perché, dopo il Mensalão (scandalo politico di metà anni 2000, ndr) si era deciso che l'estradizione si discuteva nel collegio. Adesso chi la esegue? Il Presidente della Repubblica. Nonostante ciò, la Corte ha stabilito che l'estradizione fosse analizzata nei collegi. Non c'è questa storia di Va al plenario, va al plenario», ha detto all'Estadão il giudice Fux tornando leggermente sui suoi passi.
Ultimo aggiornamento: 09:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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