Banca Ifis acquista il palazzo di Venezia dove Banksy ha dipinto il "Bambino migrante"

Giovedì 14 Marzo 2024 di Tiziano Graziottin
Il dipinto di Banksy a Venezia

VENEZIA - A Un altro passo avanti, ma stavolta è quello decisivo, per mettere in sicurezza il Bambino migrante dipinto da Banksy su un palazzo di San Pantalon a Venezia, una delle due opere riconosciute in Italia del grande street artist inglese. Banca Ifis, che già a ottobre si era mossa raccogliendo l’appello dell’allora sottosegretario Vittorio Sgarbi per “salvare” il murale aggredito da umidità e salsedine, ufficializzerà oggi l’operazione con cui acquisterà l’intero palazzo sul rio Novo. «Siamo lieti di annunciare - ha dichiara Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis - l’acquisto di Palazzo San Pantalon, che in seguito ai lavori di restauro, e messa in sicurezza, sarà restituito a Venezia per arricchirne il già straordinario patrimonio artistico.

L’iniziativa è nata nell’ottobre 2023 quando abbiamo accolto l’appello del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi per una collaborazione virtuosa tra il pubblico e il privato che consentisse di mettere in sicurezza il dipinto di Banksy. Nella sua evidente unicità, l’opera-manifesto impone una valutazione morale sui temi dell’immigrazione, dei diritti Universali dell’Uomo, e delle garanzie di sicurezza; che evocano, come un monito, la speranza e la pace. Banksy impone una riflessione sul concetto di Umanesimo, in rapporto con la responsabilità di una società evoluta, e mai indifferente. Per questo motivo Banca Ifis vuole dare al più presto il via ai lavori di restauro dell’immobile per restituirlo a Venezia in una nuova veste, in cui i giovani artisti della street art potranno esporre le proprie idee ed opere d’arte. Voglio dunque ringraziare il Ministero della Cultura e la Sovrintendenza per il supporto in questo percorso».


“The migrant child” era apparso sul palazzo di San Pantalon nella notte tra l’8 e il 9 maggio 2019: come noto il disegno raffigura un bambino - con addosso un giubbotto di salvataggio e in mano una torcia di segnalazione - che si alza in piedi, ma con le gambe immerse nell’acqua del canale. I più ci lessero un doppio messaggio: il dramma dell’immigrazione rilanciato proprio dalla città che affonda. Per quasi cinque anni il dipinto di Banksy - fotografatissimo dai turisti - è rimasto alla mercè di acqua alta e umidità. Fu una pagina de “Il Gazzettino”, il 21 settembre 2023, a risollevare il problema del progressivo degrado dell’opera di un artista riconosciuto come geniale in tutto il mondo. Da quel giorno, grazie anche all’interessamento del governatore Zaia e del sindaco Brugnaro che insieme a Vittorio Sgarbi hanno coinvolto e sensibilizzato Banca Ifis, il vento per il “Bambino migrante” è completamente cambiato e oggi, per l’appunto, l’istituto presieduto da Ernesto Fürstenberg Fassio ufficializzerà l’acquisto del palazzo del XVII secolo nel sestriere di Santa Croce. Per avviare già da aprile - secondo i piani di Banca Ifis - lavori di restauro e messa in sicurezza dell’opera, finalizzati a «un progetto di recupero e valorizzazione degli spazi, sia interni che esterni, per renderlo nuovamente fruibile alla cittadinanza. Oltre ad ospitare la sede veneziana di Banca Ifis, il palazzo si proporrà al pubblico come spazio espositivo dedicato sia ad autori affermati che a giovani emergenti. Il progetto rappresenta un elemento di continuità con l’impegno per la promozione dell’arte e della cultura che la Banca persegue attraverso il proprio Social Impact Lab Kaleidos». 
 

Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 09:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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