Truffa delle borse con il campione
del Chelsea smascherata da Striscia

Mercoledì 4 Febbraio 2015
Moreno Morello e il marchio Bagghy
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VENEZIA - Era tutto finto. Il sostanzioso ordine da 45mila euro arrivato dall'Inghilterra per l'acquisto di centinaia di borse realizzate dal famoso brand "Bagghy", una azienda che ha sede a Fossò (Venezia), nascondeva un astuto tentativo di mettere in atto una truffa decisamente originale.



La corposa richiesta era firmata niente meno che da un calciatore famoso, John Michael Nchekube Obinna, meglio noto come John Obi Mikel, nigeriano, titolare nella nazionale del suo paese, centrocampista della squadra londinese del Chelsea allenata da Josè Mourinho e di proprietà del magnate russo Roman Abramovich.



Mercoledì della scorsa settimana l'ordine via mail è arrivato all'azienda di Fossò: il calciatore diceva di avere molta fretta di ricevere la merce a Londra perché sabato sera, dopo il big match Chelsea-Manchester City, avrebbe organizzato una mega festa e voleva regalare a tutte le donne una borsa "Bagghy". Per l'azienda di Fossò si prospettava un buon affare.



Considerato che c'era di mezzo anche il magnate russo Abramovich, il titolare della Bagghy srl Nicola Mattiazzo avrebbe ottenuto un contratto sul mercato russo. Sembrava tutto a posto, persino il deposito del denaro in una banca di Londra. Era invece tutto falso.



A fiutare per prima l'inganno è stata la madre di Nicola Mattiazzo, Mariagrazia Colcera. Giovedì sera il camion del vettore era già in azienda per caricare la merce e spedirla a Londra. «Tutto troppo facile», ha pensato la donna. L'azienda ha bloccato la spedizione e ha chiamato "Striscia".



L'inviato Moreno Morello ha fatto il resto. Sabato si è recato a Londra e ha smascherato la truffa. Non esisteva neanche la banca londinese che aveva inviato alla ditta di Fossò un'accurata documentazione e al telefono dava precise assicurazioni sul bonifico bancario in corso.
Ultimo aggiornamento: 15:56
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