Tutta tricolore, tranne il giallo fluo del numero. «Credo nei colori della nostra bandiera, perché la bandiera rappresenta tutti noi. E questa moto è completamente italiana, dalla prima all’ultima vite». Roberto Colaninno, presidente e amministratore delegato del Gruppo Piaggio, presenta così la nuova RS-GP 2017 più potente e tecnologicamente evoluta del modello 2016, con una livrea tricolore, orgogliosamente italiana e sviluppata da Aprilia Racing per competere nella Moto-Gp, categoria regina del motociclismo mondiale. A Noale, infatti, c’è la divisione sportiva di Aprilia, e a poca distanza si trova lo stabilimento di Scorzé: moto da corsa e scooter made in Italy che combattono (faticosamente) contro la concorrenza internazionale.
«Aprilia Racing rappresenta una delle punte di eccellenza tecnologica del Gruppo Piaggio - spiega Colaninno -. Le competizioni sono infatti il punto più alto della sperimentazione e dello sviluppo di soluzioni delle quali beneficiano tutti prodotti e tutti i brand del Gruppo. Lo scorso anno abbiamo fatto esordire la nostra RS-GP, la prima MotoGP progettata e costruita interamente qui a Noale. Quest’anno vogliamo proseguire nel nostro percorso di crescita, insidiare costruttori che sono in questa categoria da decenni e abbiamo tutto per poter centrare questo obiettivo: uomini, tecnologia, esperienza e tanta passione». L’ad di Piaggio vuole risultati, tutti e subito.
«Non posso dire di attendermi successi nel giro di un triennio, bisogna essere primi domani perché un investimento sulle corse deve aver ritorni immediati anche sulle vendite per stabilizzare l’azienda - spiega -. I risultati di Aprilia e Moto Guzzi, sempre del nostro gruppo, stanno migliorando molto. Tra i due marchi vendiamo circa 35-40mila unità. Vanno molto bene in Europa e Stati Uniti, ma anche in Asia, in Paesi come Thailandia, Indonesia e Vietnam. In Thailandia abbiamo aperto il più grande Motoplex del Sudest asiatico, di mille metri quadri».
Moto pensate e costruite in Veneto che vengono vendute in Oriente («abbiamo lanciato il brand Aprilia anche in India e il mercato locale lo apprezza molto»), anche se i risultati di mercato non bastano ancora a mettere in sicurezza i conti di Aprilia. «Per il futuro sono ottimista - conclude Roberto Colaninno rispondendo a una domanda sugli ultimi grandi cambiamenti nel mondo, Brexit, l’avvento di Trump negli Usa e i 5stelle in Italia -.