I trucchi degli "agenti segreti" del Casinò: caccia ai truffatori

Lunedì 23 Gennaio 2017 di Elisio Trevisan
Il casino' di Venezia
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VENEZIA - Basta lo sguardo di una donna fatale per combinare una truffa coi fiocchi al Casinò. Ma a Venezia è da più di dieci anni che non c'è pane per i denti dei truffatori, e non perché qui le donne non siano apprezzate. Di più, da anni la Casa da gioco lagunare è presa ad esempio, da questo punto di vista, anche dagli altri tre concorrenti italiani. E per buona parte è merito del servizio ispettivo che, con l'esperienza maturata sul campo, ha fatto scuola. È quel servizio, il Sic (Servizio ispettivo comunale), sotto i riflettori in queste settimane perché il Comune, nell'ambito della riorganizzazione e razionalizzazione della macchina pubblica, vuole tagliare i costi anche di quel settore, nel quale sono occupati 30 dipendenti comunali pagati all'incirca 5mila euro al mese grazie all'indennità di funzione che si aggira sui 2500 euro. Ma cosa fanno di preciso questi 30 agenti segreti? I trucchi nei particolari non possono essere rivelati perché altrimenti si offrirebbe un'arma ai malintenzionati, siano croupier o clienti, e non è un caso se dal 1999 ad oggi un solo ispettore è stato preso con le mani nel sacco, e se tanti ladri sono stati scoperti e denunciati; ma soprattutto se nella maggior parte dei casi i colpi sono andati a vuoto o sono falliti in partenza...
 
 
Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 09:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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