Abusivi della casa popolare: famiglia
la usava soltanto per le vacanze al Lido

Domenica 4 Marzo 2012
Case popolari a Zelarino (da www.comune.venezia.it)
VENEZIA - Tempi duri per i furbetti delle case popolari. La guerra agli imbroglioni l’ha dichiarata fin dall’inizio del suo mandato l’assessore alla casa Bruno Filippini. Che adesso la intensifica. Nei prossimi mesi saranno passati al setaccio i quartieri di Bissuola e Cannaregio. A caccia di lazzaroni. E ce ne sono.



Al Lido ad esempio i tecnici dell’assessorato hanno scovato una famiglia che utilizzava l’appartamento comunale solo per le vacanze estive. E a Venezia quanti si stringono per carnevale e affittano un letto o una stanza? Ma siccome c’è tanta gente che invece ha bisogno sul serio di un tetto sulla testa, ecco che Bruno Filippini avverte: tolleranza zero. Molti sono già stati pizzicati. Adesso tocca agli altri.



«Perchè non c’è più spazio per chi non ha diritto alla casa visto che la pressione dei nuovi poveri aumenta ogni giorno - spiega Filippini. In troppi stanno perdendo il lavoro e con il lavoro la possibilità di pagare l’affitto o un mutuo. E poi ci sono i precari. E poi i separati e i divorziati. Insomma tanti veneziani sono sempre più in difficoltà e chiedono aiuto al Comune». Che di suo sarebbe anche ricco, visto che incassa dagli affitti delle case popolari - sono 5 mila quelle del Comune e 12 mila in tutto il territorio comunale - 8 milioni di euro e ne spende 6 in media per la manutenzione annua. Ne restano 2, peccato che vadano a finire nel pozzo di San Patrizio del bilancio comunale.



Filippini avverte che punterà i piedi già quest’anno e spera di riuscire a tenersi questi 2 milioni per investirli nell’acquisto di case. Case nuove? No, case vecchie - chiarisce Filippini -, che ha in mente un accordo con l’associazione dei costruttori per "pescare" tra le centinaia e centinaia di appartamenti invenduti che esistono in città. Intanto qualche casa già arriva. In graduatoria per le case popolari ci sono 2.821 persone. Da qui alla fine dell’anno verranno assegnati 302 alloggi. I primi 46 subito, gli altri man mano. La risposta come si vede è intorno al 10 per cento delle richieste. Tanto bassa.



Per questo Filippini pensa all’acquisto di nuove case più che alla costruzione. E si preoccupa del fatto che ormai ci siano troppe persone che dalla mattina alla sera si trovano sul lastrico e non per colpa loro, ma della crisi. Per questo servono nuove case.



E a chi sostiene che il Comune aiuta gli extracomunitari, Filippini risponde con i numeri: «Su 302 assegnazioni che faremo quest’anno, solo 33 riguardano cittadini stranieri.» Filippini si preoccupa invece delle 136 comunicazioni di sfratto per morosità alle quali bisogna aggiungere 76 sfratti per finita locazione. In tutto 212 famiglie che stanno per perdere la casa. Insomma nonostante i 12 mila alloggi pubblici nel comune di Venezia - 5 mila direttamente di proprietà - l’emergenza abitativa c’è eccome. E bisogna metterci una pezza.
Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 18:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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