«Bel trattore, affare fatto!». Contadino truffato per 15mila euro da "distinti" rom

Domenica 1 Ottobre 2017 di Paola Treppo
«Bel trattore, affare fatto!». Contadino truffato per 15mila euro da "distinti" rom
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TAVAGNACCO (Udine) - Per rendere meno dura la vita nei campi cerca di alleviare la fatica usando mezzi e attrezzature all'avanguardia. Ma come fare quando le risorse finanziarie non sono sufficienti? È il quotidiano assillo di un agricoltore di 41 anni, croato, che gestisce una piccola azienda di famiglia nella sua terra natia.

Finalmente lo scorso mese di luglio si presenta una soluzione al suo problema. Nella piccola azienda in terra istriana arriva infatti un uomo distinto; guida un'auto di lusso, dice di essere un rappresentante e venditore di attrezzature agricole. Dispone di un ampio catalogo, tra cui dei macchinari acquistati in stock, dai prezzi stracciati.

Il miraggio del trattorino
Al contadino croato brillano gli occhi dalla gioia: si fa illustrare tutte le offerte e la sua attenzione cade su un trattorino che fa al caso suo e il prezzo è davvero alla portata delle sue tasche. Il venditore è disponibile a un ulteriore incontro per fargli visionare la merce e lo invita a raggiungerlo in Italia, a Tavagnacco, dove ha la sua sede commerciale, per visionare il tutto da vicino. Perché è importante non acquistare a "scatola chiusa".

L'appuntamento
L'appuntamento, a metà luglio, è quello che permetterà all'agricoltore croato di realizzare il suo sogno e di fare un balzo di qualità nella gestione della sua azienda. Arriva assieme a dei parenti e a degli amici, perché vuole evitare alcune insidie e avere con sé qualcuno che conosce perfettamente l'italiano; porta con sé anche una notevole somma di denaro in contanti perché capisce che l'affare, se vantaggioso, deve essere concluso immediatamente, senza ripensamenti.

L'incontro nel cortile
Ad accoglierli si presenta un giovane sui vent’anni, anche lui distinto e gentile. Li accompagna direttamente alla casa del venditore che li accoglie nel cortile. Qui si perfeziona l'acquisto, anche perché il trattorino che tanto desidera è ancora disponibile. L'agricoltore croato lo vuole vedere; allora l'esperto venditore dice al suo ragazzo tuttofare di andare a prenderlo.

«Vado in banca per controllare i pezzi da 500 euro»
Nel frattempo il croato mostra i soldi: gli fa capire che lui è davvero e concretamente intenzionato a concludere immediatamente l'affare. Il venditore storce il naso: vede che ci sono parecchi contanti. Contano insieme 15.000 euro. Il venditore si lamenta delle banconote da 500: ce ne sono parecchie di false in giro, meglio andare cauti. Allora il venditore raccoglie tutti i soldi, da solo, per andare in banca a "verificarli".

Solo per ore nel cortile 
Il croato rimane con i suoi amici in quel cortile. Si fida ancora perché pensa che quell'uomo ritornerà presto. Invece dopo qualche ora di attesa, esce dall'abitazione una donna che li caccia in malo modo perché se ne stanno da troppo tempo nel suo cortile. A quel punto il contadino croato capisce che non rivedrà più quel brillante e distinto venditore e soprattutto non rivedrà più i suoi soldi.

La denuncia 
Capisce di aver subito una truffa, ma non dispera del tutto e va dai carabinieri. Da questo momento inizia il meticoloso lavoro di ricostruzione di tutta la vicenda da parte dei militari della stazione di Feletto Umberto, comandata dal maresciallo maggiore Alessandro Campagnolo. Con pazienza e precisione i militari dell'Arma verificano tutti i contatti dall'agricoltore croato e alla fine gli mostrano un album fotografico. Con stupore il contadino riconosce sia il brillante venditore che il suo ragazzo tuttofare.

Gli arresti
Il 29 settembre scorso la vicenda si chiude con due arresti: scattano infatti le manette per entrambi, sia per il 63enne Giancarlo Hudorovic, originario della provincia di Rovigo, ma residente a Tavagnacco, sia per Alan Braidici, 22enne di Tavagnacco. Nei confronti dei due pregiudicati i carabinieri di Feletto Umberto hanno eseguito rispettivamente un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e una di sottoposizione agli arresti domiciliari, emesse dal gip del Tribunale di Udine. Purtroppo, però, il contadino croato quei 15mila euro non li vedrà mai più. 
Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 15:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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