Violenta un bambino e fugge dopo la condanna: arrestato in Croazia

Sabato 11 Febbraio 2017 di Paola Treppo
Il pedofilo Bruno Cliselli e i suoi spostamenti in Croazia
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GORIZIA E UDINE - Bruno Cliselli, nato a Trieste, 73 anni, ha terminato la sua latitanza alle 18.17 dell'8 febbraio scorso, quando è stato arrestato in Croazia, precisamente nella località di Sisan, vicino a Pola. Il provvedimento esecutivo per la carcerazione era stato emesso dalla Procura della Repubblica di Gorizia nell’agosto del 2015, al termine dell’iter giudiziario che aveva portato alla sua condanna a 7 anni e 3 mesi di reclusione per ripetutiti e aggravati episodi di violenza sessuale ai danni di un minore, che all’epoca non aveva ancora compiuto i dieci anni. I fatti erano accaduti a bordo di un’imbarcazione a Grado, nel 2007 e nel 2008, ma dall’emissione della sentenza definitiva, l'uomo aveva fatto perdere le sue tracce lasciando l’italia.

Viveva a Rivignano 
Era stato cancellato, infatti, per irreperibilità dal comune di Rivignano, dove risiedeva e dove, in precedenza, aveva gestito un’attività commerciale; era scomparso e nessuno sapeva indicare dove si trovasse, tanto che sono risultate vane le sue ricerche fatte in provincia di Udine. Si sapeva che era venuto in italia in alcune occasioni per riscuotere la pensione che gli veniva accreditata su un conto corrente postale.

Tradito dalla passione per la barca
Dal momento in cui il procuratore della Repubblica di Gorizia ha dato incarico la Squadra Mobile di cercarlo, l’estate scorsa, sono stati svolti mirati servizi di appostamento, per quasi 2 mesi di fila. Lo si è atteso nei pressi dello sportello dove avrebbe dovuto nuovamente presentarsi a riscuotere la pensione, ma non si è mai visto. La sua passione per la barca a vela ha condotto allora gli investigatori ad approfondire le ricerche nelle località di mare.
 
Si spostava in Croazia
Un incidente avuto con la sua vettura in croazia, in tempi precedenti, e una serie di indagini tecniche di una certa complessità, svolte con sistemi innovativi e di ultimissima generazione che il procuratore della Repubblica di Gorizia, Massimo Lia, ha autorizzato a impiegare coordinando le attività d’indagine, hanno ristretto il campo intorno ai suoi spostamenti e ai suoi contatti, fino a comprendere che l’uomo disponeva di un natante ormeggiato in una marina istriana, che usava per la pesca e anche come dimora.

La cattura è stata estesa in ambito internazionale con il mandato di arresto europeo, richiesto dalla locale Procura della Repubblica; con l’ufficiale di collegamento italiano in Croazia sono stati avviati stretti contatti per indirizzare la sezione catturandi della polizia croata alla sua individuazione.

Il giorno della cattura 
L'8 febbraio scorso, un amico del Cliselli è partito dall’Italia per raggiungerlo, ma il personale della Squadra Mobile, nella notte, è riuscito a installargli sul veicolo un localizzatore gps attraverso il quale sono stati seguiti i suoi spostamenti. Fotografie, indirizzi e ogni altro elemento utile sono stati comunicati alla polizia croata che si è messa in azione con diverse unità operative. Guidati dal localizzatore, e da altri sistemi tecnici, nella sera i due sono stati fermati: l’amico è potuto rientrare in Italia e Cliselli è stato arrestato; ora attende l’estradizione nelle carceri istriane.

Ultimo aggiornamento: 11:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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