CERVIGNANO DEL FRIULI (Udine) - Da Pino si mangia solo primi, e tra i primi solo pastasciutta. Tutto espresso. Ma entrare nella sua locanda, la Locanda Aquileia, vuol dire immergersi nella storia di Cervignano del Friuli, quando ancora il paese non era territorio italiano ma dell'Impero Austro Ungarico.
Al tempo, siamo a fine 1800, la locanda esisteva già, sulla via per Grado, per sfamare, dar da bere e alloggiare i viandanti. Da allora poco è cambiato, per questo splendido edificio storico, volutamente lasciato al suo stato originario. Pino Antonelli, l'attuale gestore, 60 anni, di San Martino di Terzo di Aquileia (nella foto), ha fatto anche di più: via l'intonaco, per riportare alla luce le parenti in pietra, via il controsoffitto, per mostrare le travi in legno d'epoca, che hanno quasi un secolo e mezzo.
La locanda anche oggi è frequentata da chi passa per Cervignano per turismo, per lavoro, per caso. Ed è sempre stata frequentata da letterati, artisti, personaggi che hanno in qualche modo segnato la vita di questo centro emporiale della Bassa Friulana. Oggi non ci sono più camere per alloggiare, come un tempo, anche se Pino, che per tanti anni ha gestito uno dei "piano bar" più conosciuti di questa zona, il Liò, vorrebbe sistemare il piano superiore per restituire all'edificio la sua funzione originaria. A parte una piccola parentesi di una decina d'anni, dopo il 2000, questo locale ha sempre funzionato ininterrottamente da fine 1800.
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".