Terapia intensiva meno blindata: largo ai parenti, cacciato chi fa foto

Lunedì 16 Gennaio 2017 di Patrizia Disnan
Terapia intensiva meno blindata: largo ai parenti, cacciato chi fa foto
UDINE - I camici bianchi& nel 2017 rafforzeranno l'alleanza persino terapeutica con i familiari dei malati. Un'apertura, fortemente voluta dalla Regione, che fino a qualche decennio fa sarebbe stata considerata semplicemente inconcepibile. I piani attuativi locali si stanno allineando, come quello dell'Azienda per l'assistenza sanitaria 3 Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli diretta da Pier Paolo Benetollo, che abolisce nelle degenze intensive e semi-intensive le limitazioni non necessarie (quando sia stato disposto un isolamento) ai familiari e visitatori che i pazienti desiderino incontrare, nel numero di uno alla volta. «L'apertura di tali reparti e la presenza dei familiari accanto al malato non sono una concessione; ma rappresentano una scelta utile e motivata», si rileva. 



Ultimo aggiornamento: 11:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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