UDINE - Una nube di fumo bianco, il rumore del crollo, tanta paura e una tragedia sfiorata.
«Qui passano 56 treni nell’arco delle 24 ore e spesso sento tremare il pavimento», racconta la donna.
E poi, con la voce ancora provata, dice: «Mio marito pensava fosse una scossa di terremoto ed è ancora sotto shock per l’accaduto». Un lastrone enorme caduto sul terminale della porta semiaperta della camera: è questa la scena che si è trovata di fronte la donna subito dopo il crollo, «una scena allucinante, non ci siamo ancora ripresi dallo spavento».
L’abitazione si trova al civico 75 di via Cividale, a ridosso del passaggio a livello e dopo il crollo la proprietaria ha notato una crepa che corre lungo il muro dal tetto al piano inferiore della casa. Nel frattempo il consigliere comunale Matteo Mansi, che da tempo si batte per l’eliminazione dei passaggi a livello in quella zona della città e per la realizzazione della tratta interrata su cui convogliare i treni merci, s’interroga sulle conseguenze dell’incidente.
«Un incidente di questo tipo porterà al deprezzamento del valore degli immobili - si chiede il consigliere comunale -? Il valore della casa si svaluterà ulteriormente in un territorio dove l'intera filiera commerciale è già in ginocchio. Per questo abbiamo organizzato la pedalata cittadina attraverso i cinque passaggi a livello il 18 ottobre, alle 15.30 per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni».