Traffico illecito di cuccioli di cane, blitz della Stradale: sei arresti

Lunedì 19 Novembre 2018
Traffico illecito di cuccioli di cane, blitz della Stradale: sei arresti
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UDINE - Importavano cuccioli di cane di varie razze tutti in età di pre-svezzamento, con un mese di vita al massimo, da allevamenti di Ungheria, Polonia e Slovacchia. Comprati a 50-100 euro e rivenduti ai clienti a 750-850 euro a seconda della razza (per lo più pincher, chihuaua, barboncini, akita) , con i più costosi che potevano arrivare fino a 1000 euro. Li trasportavano in piccole gabbie, scatole di cartone o ceste di materiale plastico solitamente utilizzato per il trasporto di pulcini, stipati nei bagagliai delle auto, senza acqua e con insufficiente sistema di aerazione. Poi, grazie al coinvolgimento di un veterinario della provincia di Milano e a due allevamenti della provincia di Bergamo, che simulavano la nascita dei cuccioli nelle proprie strutture, microchippavano i cani e producevano la documentazione falsa per farli apparire nati in Italia. Infine li commercializzavano sui normali canali di vendita e anche attraverso inserzioni su siti web dedicati al commercio on-Line.

Agiva così una banda di otto persone, sei cittadini italiani e due stranieri, dedita al traffico internazionale di cuccioli di cane, sgominata dalla Polizia stradale di Amaro (Udine) al termine di un'indagine avviata nel mese di dicembre 2017 a seguito di un sequestro di 65 cuccioli intercettati in un'auto lungo la A23 ad Amaro. Le indagini, condotte nei mesi successivi e coordinate dal sostituto procuratore Andrea Gondolo, hanno consentito di ricostruire il traffico e sequestrare circa 150 cuccioli in sei mesi. L'attività, presentata oggi in conferenza stampa dal Comandante della Polizia stradale di Udine, Vice Questore Aggiunto Rita Palladino, si è chiusa in questi giorni con l'emissione di otto misure cautelari - in cui si ipotizza il reato di associazione per delinquere nei confronti di sei cittadini italiani e due stranieri - dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e il divieto di espatrio a carico di tutti gli indagati. Le perquisizioni, condotte nelle residenze private, negli allevamenti, nei negozi di animali e nelle cliniche veterinarie in cui operavano tra le province di Bergamo, Como, Reggio Emilia e Milano, hanno portato al sequestro di altri sei cuccioli, di numeroso materiale cartaceo, computer e telefoni utili per lo sviluppo delle indagini.
Ultimo aggiornamento: 18:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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