Sussidi dimezzati, bagnini in rivolta
Stagionali pronti allo sciopero estivo

Mercoledì 29 Aprile 2015 di Camilla De Mori
Sussidi dimezzati, bagnini in rivolta Stagionali pronti allo sciopero estivo
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Bagnini sul piede di guerra a Lignano. E con loro tutti gli stagionali. Il 1. maggio parte la stagione e, se non ci saranno "salvataggi" dell’ultim’ora da parte della politica - come tutti sperano - «sarà un inizio amarissimo», come dice Massimo Caifo, 38 anni (bagnino da 19), delegato Filcams Cgil.



Il 1. maggio, infatti, è previsto lo "start" anche per la nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi), che penalizzerà moltissimi stagionali. Tanto che a Lignano non escludono uno sciopero. «Per noi è un’ecatombe - dice Caifo -. Mentre prima bastavano 52 settimane di contributi negli ultimi due anni per ricevere l’indennità fino al nuovo lavoro, adesso con la Naspi si calcola la metà del periodo lavorato negli ultimi 4 anni, ad esclusione dei mesi in cui c’è già stata contribuzione. Quindi, chi fa 6 mesi di lavoro, come la maggioranza dei miei colleghi, ne riceve tre di indennità e poi ne avrà tre di vuoto senza soldi».



Al culmine della stagione, spiega Caifo, che rappresenta i colleghi della Lisagest (che gestisce 11 uffici spiaggia a Sabbiadoro), «siamo in 164, considerando anche animatori, baristi... Esclusi i dipendenti della darsena e altri 3 fra magazzino e sede, sono tutti a tempo determinato. Noi 38 bagnini siamo tutti stagionali». E questi sono solo i numeri della Lisagest, cui vanno aggiunti quelli degli altri 10 uffici di Sabbiadoro e quelli di Pineta e Riviera. E gli altri lavoratori di altre località turistiche. In provincia, «sono più di 10mila gli stagionali», calcola Francesco Buonopane della Filcams Cgil. Ora, a Lignano «stiamo cercando di trovare degli accordi per allungare il periodo di lavoro il più possibile», dice Buonopane.



«Stiamo discutendo con l’azienda - aggiunge Caifo - di poter fare un programma alternativo di banco ore, ma siamo solo agli inizi della discussione». La speranza è che ci sia una moratoria per quest’anno. Per ora, però, solo voci (e auspici). «Siamo in attesa di una circolare dell’Inps», spiega Buonopane. Altrimenti, per Caifo «sarà un problema anche dei Comuni: ci saranno tanti nuovi poveri». Dopo il presidio per la protesta nazionale, ora «sarebbe eclatante fare uno sciopero in piena stagione - dice Caifo -. Aspettiamo gli sviluppi, ma non lo escludiamo».
Ultimo aggiornamento: 15:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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