L’abbazia dimenticata sul fiume
e il vecchio monastero benedettino

Venerdì 3 Giugno 2016 di Paola Treppo
Il vecchio monastero oggi villa a Sant'Odorico
1

FLAIBANO (Udine) - Oggi conta pochi abitanti, la frazione di Sant’Odorico di Flaibano, un piccolo centro rurale, vicino al fiume Tagliamento. Un bar, tante case con le imposte sprangate. Gli ingressi per i carri nelle corti agricole coi portoni in legno verniciati di verde e celeste, che non si usano più. Strade quasi deserte. Poi, alzando lo sguardo, sopra i tetti in coppi, sopra i muri in sasso, svettano i pinnacoli, di un bianco immacolato, della chiesa di San Durì, di Sant’Odorico, sul terrazzo che guarda, a ovest, il grande fiume; quella che si vede adesso è stata costruita in stile neogotico tra il 1911 e il 1914, su un preesistente edificio sacro del 1031. Di quella chiesa più antica, che fu importante abbazia, resta ancora qualche traccia, nella facciata e nella navata di destra dove si apre un’abside semicircolare che racconta la storia dimenticata di questi luoghi immersi nella campagna. Un affresco di San Cristoforo sbiadito, le pietre lavorate finemente che decorano una piccola finestra, i peducci di un'arcata.
 
Al tempo la Curia di Salisburgo istituì il Capitolo di Sant’Odorico, gestito da monaci benedettini che, tra gli altri compiti, avevano quello di custodire il guardo sul Tagliamento. L’abbazia era protetta da due fossati che non esistono più, e poi da una centa, di cui si intuisce appena la linea. Il sito fu Prepositura, retta da un preposito, e i canonici, quelli di Sant’Odorico, appunto, sono quelli che poi diedero origine alla Cattedrale di Udine. L’abbazia, insomma, che oggi è finita nell’oblio, quasi del tutto sparita, aveva la stessa importanza che rivestivano Aquileia e Cividale del Friuli. Con lo “spostamento” a Udine, l’edificio e il luogo in cui sorge persero la loro funzione e il complesso, che contava anche delle pertinenze con alcune celle per i frati, ha cambiato aspetto. Oggi ospita una dimora Settecentesca, privata, abitata stabilmente, Villa Marangoni Masolini, aperta solo in rare occasioni, in origine monastero. Dei tempi del 1000 rimane poco e ancora molto da capire e studiare; non è escluso che, vista la vicinanza con il grande fiume, l’abbazia fosse stata fondata e trovasse giustificazione anche nel trasporto con le zattere, via acqua, dalle montagne al vecchio porto di Latisana, di legname da costruzione.

Ipotesi accreditata dalla presenza a Precenicco, nella Bassa, di una chiesa santuario fondata dai Cavalieri Teutonici, quella di Titiano, oggi dedicata alla Madonna della Neve. 

Ultimo aggiornamento: 15:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci