Serbi camaleonti in fuga dall'Itlalia
sulla A23 dopo mega colpo in villa

Sabato 8 Ottobre 2016 di Paola Treppo
I due serbi tratti in arresto
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MALBORGHETTO VALBRUNA (Udine) - Dopo la rapina e un maxi colpo messo a segno in una lussuosa villa di Lodi hanno rubato l’auto che era posteggiata in garage e si sono dati alla fuga ma sono stati arrestati lungo la A23, in Friuli, dalla polizia stradale, mentre tentavano di uscire dall'Italia e raggiungere la Romania
 
Il serbo camaleonte 
Il gruppo di ladri è stato fermato dalla polizia nella prima serata di ieri, venerdì 7 ottobre, intorno alle 20.30, a bordo di una Lancia, quella rubata a Lodi, in villa; stavano percorrendo la A23 in direzione nord, verso il confine, quando sono stati fermati dagli agenti e sottoposti a controllo. Sulla Lancia c’erano tre persone che non è stato facile identificare. Al volante un serbo che ha detto di chiamarsi Marko Tosic e di avere 42 anni. Ma non era il suo vero nome. Solo con l’esame delle sue impronte digitali si è potuto risalire alla sua vera identità, che resta comunque lo stesso poco chiara. L’uomo, infatti, fermato più volte in Italia, ha dichiarato sempre nomi diversi: prima era Milodard Muratovic e aveva 40 anni, poi è diventato Milodard Dordevic invecchiando improvvisamente di 10 anni; quindi si è “trasformato” in Mirolijub Lazic, ringiovanendo e dichiarando 43 anni e, ancora, come un camaleonte, è diventato Milodard Djordievic, di nuovo 40enne. Un vero guazzabuglio di identità. Aveva tutti i documenti di identità falsi, dalla carta al passaporto.
 
Con lui, a fianco, sulla Lancia, sul sedile del passeggero, il compare e connazionale, Mihajlo Mijailovic, 32 anni, questo solo con un nome, almeno al momento; dietro, invece, una ragazza romena di 28 anni, Somna Lautaru che è stata trovata in possesso di diverse carte di credito e di documenti falsi o rubati. Gli agenti della stradale di Amaro, comandati dall’ispettore capo Sandro Bortolotti, hanno arrestato i due serbi per false generalità e ricettazione e denunciato la ragazza a piede libero. È emerso che la Lancia che stavano guidando a tutta birra sulla A23 era stata rubata a Lodi dopo un mega colpo a una villa dove sono stati spaccati infissi e dove è stato portato via di tutto, per un danno molto ingente. 
 
La fattiva collaborazione con la polizia della Carinzia
L’operazione è stata possibile anche grazie alla fattiva collaborazione tra la polizia italiana e quella della vicina Carinzia, un servizio disposto dal questore di Udine, Claudio Cracovia, che permette di controllare a livello transfrontaliero la delicata area del confine, unendo le forze. L'indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Udine. 
Ultimo aggiornamento: 18:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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