Ami il cibo etnico? Ecco cosa ti può succedere con carni e scatolette

Martedì 20 Febbraio 2018 di Paola Treppo
Ami il cibo etnico? Ecco cosa ti può succedere con carni e scatolette
UDINE - Controlli a tappeto nei giorni scorsi a Udine nei negozi etnici. Il monitoraggio è stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Udine insieme ai carabinieri nel Nas e agli ispettori del Nil che hanno verificato sia lo stato di conservazione degli alimenti messi in vendita che la posizione delle persone occupate in questi esercizi commerciali, sempre più numerosi. 

Dieci i negozi controllati
Dieci i negozi controllati dai carabinieri del Nucleo di tutela della salute, comandati dal capitano Fabio Gentilini, tutti attivi a Udine. Uno di questi non era in regola: 20 chilogrammi di carne sono stati posti sotto sequestro perché non tracciati. Sulla confezione, cioè, non era riportata alcuna indicazione relativa al tipo di carne, alla sua origine per quanto riguarda l'allevamento, la provenienza e il macello. Si presume si tratti di carne ovina o bovina, ma solo le analisi potranno dare certezze. Il rischio per chi compra, italiano o straniero che sia, è di non sapere cosa mangerà. 

Ingredienti incomprensibili 
In un altro negozio, invece, alcuni alimenti in vendita avevano le etichette non a norma: gli ingredienti, infatti, non erano stati tradotti in italiano ma riportati solo in lingua straniera. In questo modo l'acquirente italiano non è in grado di sapere se l'alimento messo in vendita contenga, ad esempio, delle sostanze cui è allergico, con conseguente rischio per la salute. Si configura in questo caso un illecito di tipo amministrativo, con l'elevazione di una sanzione di 5mila euro. Per quanto riguarda i controlli sul personale impiegato nei negozi il Nil sta verificando tutte le posizioni delle persone trovare occupate nei punti vendita al momento del controllo. 
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