Sequestrati 7mila accessori: ceduti come in vera pelle, erano sintetici

Giovedì 19 Gennaio 2017 di Paola Treppo
Un portafoglio con il marchio fasullo di vera pelle
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GORIZIA - Scoperto dalla Guardia di finanza di Gorizia un traffico di prodotti con l'indicazione falsa “vera pelle”. Le fiamme gialle isontine hanno denunciato 5 persone e sequestrato circa 7.000 pezzi, importati dalla Cina e destinati alla vendita in alcuni negozi, gestiti da cinesi, a Milano e Sesto Fiorentino. Le indagini partono a seguito di un posto di controllo fatto a Gorizia, vicino al valico di Sant’Andrea. Viene fermato un autoarticolato proveniente dalla Repubblica Ceca che trasporta accessori di abbigliamento venduti da una società con sede a Ningbo, in Cina, nella provincia dello Zhejiang, a un’impresa di Praga.

Gli accessori erano stati venduti al prezzo di 6.474 euro sarebbero stati comprati da una ditta cinese con sede legale a Roma, ma attiva a Prato, al prezzo di 10.074 euro. Il basso valore della merce trasportata ha indotto le fiamme gialle goriziane ad approfondire i controlli, in particolare a verificare le loro caratteristiche qualitative. Si trattava di 3.600 portafogli da uomo e di 3.000 portachiavi con impressa la dicitura “vera pelle”, pur essendo stati realizzati con materiali sintetici. L’Unione nazionale industria conciaria, con sede a Milano, ha confermato i sospetti delle fiamme gialle: i materiali dei prodotti, poi posti sotto sequestro, erano di natura sintetica e la presenza della pelle era inesistente.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Gorizia Valentina Bossi e le perquisizioni locali e domiciliari eseguite tra le province di Roma, Milano, Firenze e Prato, hanno permesso di individuare i negozi dove sarebbero stati venduti i prodotti realizzati in Cina. Nei primi 5 mesi del 2016, l’impresa con sede a Sesto Fiorentino ha commercializzato all’ingrosso 18.651 portafogli con la falsa attestazione “vera pelle”, distribuendoli sia a commercianti italiani, nelle province di Firenze, Pisa, Livorno, Verona, Palermo e Padova, che esteri, con sede in Bulgaria, Austria, Belgio, Macedonia, Grecia, Slovenia, Spagna, Romania, Germania e Francia. I legali rappresentanti delle società coinvolte sono stati denunciati a piede libero per il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

Ultimo aggiornamento: 11:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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