Furibonda lite a 4 per vecchi debiti finisce a coltellate e con la rapina

Domenica 14 Maggio 2017 di Paola Treppo
Furibonda lite a 4 per vecchi debiti finisce a coltellate e con la rapina
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AMARO e VENZONE (Udine) - Doveva risolversi con un semplice incontro per chiarire le proprie ragioni, uno di quelli dove ci si guarda direttamente in faccia. Purtroppo, invece, in quell’occasione la discussione ha subito preso toni molto violenti e per niente concilianti. Sta di fatto che tutti i contendenti hanno finito la serata, il 17 marzo scorso, al pronto soccorso dell’ospedale di Tolmezzo.

Infatti, al nosocomio, si sono presentati un cittadino marocchino, J.S. di 46 anni, domiciliato ad Amaro, con una vistosa frattura al naso, ancora intontito per una bastonata ricevuta sulla testa, e un ragazzo italiano di 27 anni di Comeglians con una ferita da taglio all’avambraccio ancora sanguinante.

Dopo aver prestato le cure ai due, piuttosto malconci, presumendo che le ferite fossero frutto del medesimo episodio, i sanitari hanno subito avvisato i carabinieri della stazione di Venzone che, ottenuti i referti, hanno ricostruito tutta la vicenda.

​Quella sera il 27enne di Comeglians insieme a un suo amico, N.M., 36 anni, di Amaro, è andato a casa di J.S. per chiedergli il pagamento di un debito. Il marocchino non aveva la minima intenzione di dargli quei soldi e ha cercato di allontanarli in malo modo.

Di fronte a quel pesante rifiuto i due hanno perso letteralmente la pazienza e si sono scagliati contro J.S. colpendolo con pugni e con un bastone. Dopo averlo tramortito, i due gli hanno trovato qualche centinaio di euro in tasca e un cellulare che hanno portato con loro.

Attirato dalle urla in cortile era intervenuto un 40enne connazionale di J.S. che si trovava in casa, che aveva cercato di recuperare quello che i due italiani avevano sottratto al suo amico. Da lì il parapiglia era ulteriormente degenerato e, dopo fasi rocambolesche, con inseguimenti e insulti, i quattro si erano ritrovati in casa di J.S., che nel frattempo si era ripreso.

All’interno delle mura domestiche erano volate ancora botte da orbi e J.S. aveva estratto un lungo coltello da cucina con cui aveva colpito al braccio S.D. procurandogli la ferita poi medicata in ospedale. Da questa intricata vicenda i due italiani se ne escono con una denuncia per rapina e i due marocchini per minaccia e lesioni personali.

 
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