Riapre il parco di Villa Chiozza: 22 ettari, 5300 piante e la riserva cervi

Sabato 10 Giugno 2017 di Paola Treppo
Il Parco di Villa Chiozza a Cervignano del Friuli - Foto di Fabrice Gallina

CERVIGNANO DEL FRIULI (Udine) - Sono stati ultimati i lavori di manutenzione straordinaria del compendio regionale del Parco di Villa Chiozza, avviati da PromoTurismoFvg in collaborazione col Comune di Cervignano del Friuli. Il sito è considerato dalla Soprintendenza di interesse storico e anche turistico; è stato aperto al pubblico per la prima volta dall’allora Agenzia TurismoFvg sempre in collaborazione col Comune nel 2013 e successivamente rimasto chiuso per poter eseguire i lavori di messa in sicurezza e valorizzazione nella sua interezza: il parco ospita infatti 5300 piante di cui 2500 ad alto fusto oltre a due canneti di grandi dimensioni.  
 
Sono stati eseguiti tutti i lavori per la messa in sicurezza del percorso principale, “dei canneti”, che adesso è fruibile e aperto al pubblico; si sta ultimando e sarà aperto in poco meno di un mese il percorso “dei carpini” e, per la prima volta dopo 15 anni, si sta lavorando in collaborazione con la Soprintendenza per il recupero dell’itinerario “del fiume” che sarà ripristinato nell'arco di quattro mesi. 
 
Il parco (nelle foto) riflette i criteri generali del parco all’inglese; si estende su 22 ettari che comprendono un’area boschiva con una varietà di vegetazione di assoluto pregio naturalistico e la riserva dei cervi dove gli animali vivono in protezione e il cui numero varia in base alla stagione riproduttiva. Di pregio anche il vigneto piantato nel 1937 e ancora attivo per la produzione di vino Refosco dal peduncolo rosso: recentemente è stato attivato un processo di mantenimento per il valore storico e vitivinicolo del ceppo di Refosco che prevede la sostituzione delle piante con altre dello stesso clone. La storia di una villa e del suo proprietario mecenate, lo scienziato e agronomo Luigi Chiozza, quella di un’oasi in cui le naturali geometrie di spazi ampi, che permettono di ammirare le piante nelle dimensioni naturali e nel succedersi delle stagioni, sono ora nuovamente a disposizione dei visitatori. 

 

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