Rapporto sulla poverta': ormai
non ce la fa una famiglia su 3

Giovedì 4 Dicembre 2014 di Elisabetta Batic
Rapporto sulla poverta': ormai non ce la fa una famiglia su 3
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UDINE - Aumentano anche in Friuli Venezia Giulia le persone a rischio di povertà ed esclusione sociale.

Lo rivela la ricerca commissionata dalla Cisl Fvg alla società Tolomeo e presentata a Trieste nel corso di un convegno organizzato assieme alla categoria dei pensionati. Dal 2007 al 2012, i dati parlano chiaro: gli individui a rischio povertà ed esclusione sociale sono passati da 198mila a 261mila, quelli a rischio povertà da 120mila a 163mila e da 47mila a 113mila coloro che versano in uno stato di severa deprivazione materiale mentre la bassa intensità di lavoro ha riguardato 77mila persone nel 2007 e 73mila nel 2012.

A correre il rischio maggiore sono le donne (23,4%), i cittadini stranieri (uno su due), le persone sole, non sposate ma soprattutto divorziate o vedove o con figli a carico, i minori e i giovani tra i 18 e i 24 anni fra le prime categorie individuate dall'indagine. Per caratteristiche famigliari, invece, i nuclei a rischio sono soprattutto quelli residenti in aree periferiche e piccole per numerosità della popolazione, i nuclei mono componente, le famiglie con 5 o più membri e mono genitore con minori.

Il fattore di rischio più consistente è rappresentato dalla disoccupazione del principale percettore di reddito. Tra il 2008 e il 2009, in Friuli Venezia Giulia, vi è stata una diminuzione di addetti per oltre 13mila unità mentre tra il 2011 e il 2013 il calo è stato di quasi 11mila. Alla fine dello scorso anno, gli occupati risultavano circa 500mila (-22mila) rispetto al 2008. Sono i più giovani (under 34) quelli che hanno subìto la diminuzione più consistente (quasi il 30%) mentre le «platee» più anziane (over 45) spinte dalla necessità di mantenere costante il reddito famigliare hanno osservato un incremento occupazionale tra il 10 e il 40%.

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