Regeni, i video della metropolitana alla procura di Roma: pm italiani al Cairo per trovare gli assassini di Giulio

Martedì 29 Maggio 2018
Regeni, i video della metropolitana alla procura di Roma: pm italiani al Cairo per trovare gli assassini di Giulio

«L'aspetto importante é che le immagini recuperate sono state consegnate» alla «Procura di Roma e ai nostri organi investigativi» e «adesso dovranno essere analizzate»: lo detto al Tg1 l'ambasciatore d'Italia al Cairo, Giampaolo Cantini, a margine di una visita del pm Sergio Colaiocco nella capitale egiziana nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Giulio Regeni. Le immagini cui si fa riferimento sono i video delle telecamere della metropolitana del Cairo.

Il magistrato romano é arrivato ieri al Cairo per chiudere l'attività tecnica di recupero delle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della metropolitana cairota nelle ultime ore prima che si perdessero le tracce di Giulio Regeni. «Adesso si tratterà di analizzare queste immagini e vedere se ci sono dei dati importanti e rilevanti ai fini delle indagini», ha detto Cantini, sempre nelle dichiarazioni al Tg1.

«Sono immagini che potrebbero permettere di individuare», oltre a Regeni, «anche altre persone che potrebbero essere importanti ai fini delle indagini», ha affermato l'ambasciatore. «L'attività di questi giorni, svolta dalla Procura di Roma e dagli organi investigativi, é stata molto importante, molto significativa», ha sottolineato l'ambasciatore Cantini.

«Si é trattato del recupero delle immagini di tutte le stazioni della metropolitana del Cairo in una fascia oraria che é rilevante ai fini delle indagini», ha detto il diplomatico riferendosi a «quella in cui é scomparso Giulio o per lo meno si é persa traccia» del ricercatore friulano.

Il riferimento, implicito, é dunque alle tre ore fra le 19 e le 21 del 25 gennaio 2016. «Si tratta di un'attività che é stata svolta congiuntamente dalla Procura del Cairo, dalla Procura di Roma e dalla società che ha predisposto un software dedicato», ha ricordato l'ambasciatore. «L'aspetto da sottolineare é soprattutto» la «collaborazione da parte della Procura del Cairo, degli organi investigativi egiziani, che indubbiamente segna una svolta: negli ultimi mesi abbiano assistito a un'intensificazione di questa collaborazione», ha detto ancora Cantini.

Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 10:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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