FAEDIS (Udine) - Esce per una escursione con gli amici poi si perde, cala il buio, e si trova su un salto di roccia vicino a una forra. Preso dal panico non riesce più a muoversi. Spaventato chiama aiuto. Scendono in campo allora le squadre del soccorso civile della stazione del Cnsas di Udine e Gemona. La chiamata arriva intorno alle 20.30 di ieri, sabato 3 giugno, dal numero unico 112; l'allarme è per la ricerca di un giovane disperso nei boschi tra Canebola e Pedrosa, nella macchia boscosa sopra Faedis, lungo il sentiero numero 5.
Si tratta di un ventiquattrenne di Tricesimo, F. V. le sue iniziali. Il ragazzo si trovava inizialmente in compagnia di due amici dai quali si era separato per cercare il sentiero che avevano smarrito; poi si è ritrovato, solo, vicino a una forra boschiva con salti di roccia, senza più luce diurna, e non è riuscito a proseguire anche perché preso dal panico.
Otto tecnici del Cnsas, due tecnici del Sagf della Guardia di finanza di Tolmezzo e una unità cinofila sono usciti in ricerca lungo il sentiero, rimanendo in contatto telefonico col giovane, che disponeva di un telefono cellulare di vecchia generazione, quindi privo di sistemi di geolocalizzazione. Dopo mezzora di cammino è stato stabilito un contatto a voce con il ragazzo e si sono formate due squadre per perlustrare la zona da cui la voce sembrava provenire. Dopo qualche tentativo andato a vuoto la posizione del ragazzo è stata individuata intorno alle 22.30 grazie all'uso di una torcia che il ventiquattrenne aveva con sé e che ha consentito ai soccorritori di raggiungerlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Si tratta di un ventiquattrenne di Tricesimo, F. V. le sue iniziali. Il ragazzo si trovava inizialmente in compagnia di due amici dai quali si era separato per cercare il sentiero che avevano smarrito; poi si è ritrovato, solo, vicino a una forra boschiva con salti di roccia, senza più luce diurna, e non è riuscito a proseguire anche perché preso dal panico.
Otto tecnici del Cnsas, due tecnici del Sagf della Guardia di finanza di Tolmezzo e una unità cinofila sono usciti in ricerca lungo il sentiero, rimanendo in contatto telefonico col giovane, che disponeva di un telefono cellulare di vecchia generazione, quindi privo di sistemi di geolocalizzazione. Dopo mezzora di cammino è stato stabilito un contatto a voce con il ragazzo e si sono formate due squadre per perlustrare la zona da cui la voce sembrava provenire. Dopo qualche tentativo andato a vuoto la posizione del ragazzo è stata individuata intorno alle 22.30 grazie all'uso di una torcia che il ventiquattrenne aveva con sé e che ha consentito ai soccorritori di raggiungerlo.
