Rubavano auto e le usavano per i furti: presa una banda di serbi

Martedì 27 Febbraio 2018 di Paola Treppo
I quattro serbi arrestati
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FRIULI e VENETO - Presa in Friuli la banda delle spaccate; quattro le persone finite in manette, tutti cittadini serbi. Gli arrestati sono Momcilo Punisic, 37 anni, e Bogoljub Bojovic, 33 anni, entrambi senza fissa dimora; Bojovic era già noto alle forze dell’ordine per ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.

In manette anche Dejan Milosavljevic, 41 anni, irregolare nel territorio nazionale; i tre erano tutti ospiti a casa di Milos Veselinovic, un 64enne residente a Latisanotta di Latisana (Udine).

Li hanno presi i carabinieri dell’aliquota operativa del Norm della Compagnia di Latisana, comandata dal maggiore Filippo Sautto, a conclusione di una complessa e articolata attività investigativa, nella mattinata di venerdì 23 febbraio.

Già ricercato in Veneto
Sotto gli alias Slobodan Milosavljevic e Slobodan Milosavljevil, Dejan Milosavljevic, è risultato destinatario di due ordini di carcerazione emessi rispettivamente dalla Procura di Pordenone e di Venezia; l’uomo deve scontare, nel primo caso, la pena residua di anni 3 e mesi un di reclusione per furto, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, tutti reati commessi nel 2014 tra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, e nell’altro caso, mesi 6 di reclusione, per furto e tentato furto, commessi nel 2011 in Veneto.

La spaccata a Verona
La banda serba aveva preso di mira il territorio friulano già lo scorso anno, quando la sera del 4 novembre aveva rubato una Renault Captur da San Giorgio di Nogaro.

I carabinieri del Norm della Compagnia di Latisana, comandato dal luogotente Fabio Rinaldi, che avevano avviato le indagini, avevano constatato poi che i malviventi si erano allontanati in provincia di Verona, dove evidentemente avevano la loro base, il loro covo. La Renault Captur è stata trovata a Verona dopo essere stata utilizzata per commettere un furto con spaccata in un negozio del posto.

Colpi con le targhe clonate 
Il 14 novembre, inoltre, in provincia di Vicenza era stata rubata un’altra Renault Captur, che poi sarà individuata in frazione Latisanotta di Latisana, con targhe clonate. Le indagini sono proseguite quindi con mirati servizi mirati ed è stato individuato il covo della banda; i militari dell’Arma hanno ricostruito il modus operandi dei ladri.
  
Presi dopo la spaccata a Fagagna
I quattro serbi venivano sorpresi dai carabinieri in flagranza di reato subito dopo aver commesso, un furto con spaccata, alle 5.30 dello scorso 23 febbraio, nel comune di Fagagna, nel negozio di abbigliamento Just Fashion, dal quale sono stati rubati numerosi capi abbigliamento, per un danno complessivo stimato di 40mila euro. 

Tutte le auto sono state recuperate
Nel corso delle indagini, coordinate dal sostituto Procuratore della Repubblica di Udine Andrea Gondolo, sono stati recuperati cinque veicoli, tutti rubati; la banda usava le auto con targhe clonate per mettere a segno i colpi. I mezzi, una Renault Captur, rubata nel novembre del 2017 in provincia di Vicenza, una Renault Scenic Xmode Cross, rubata il 21 febbraio 2018 a Udine, un furgone Renault Trafic, rubato il 3 novembre 2016 in provincia di Verona, una Renault Scenic Cross, rubata il 18 febbraio scorso a Cervignano del Friuli e una Renault Clio Sw, rubata il 16 febbraio scorso a Codroipo, sono stati tutti restituiti ai proprietari.

La spaccata in profumeria
La banda serba è ritenuta responsabili del furto con spaccata commesso il 18 febbraio scorso a San Giovanni al Natisone, ai danni del negozio di profumeria Sirene Blu, dal quale sono stati rubati cosmetici, profumi e vari altri prodotti, per un danno complessivo stimato 30mila; la cui refurtiva è stata in parte recuperata.

Li riconoscete? Chiamate i carabinieri
I quattro arrestati adesso sono in carcere a Udine, a disposizione dell’autorità giudiziaria. I malviventi possano aver messo a segno altri colpi e possono essere stati notati da qualcuno. Prima del furto, infatti, facevano un accurato sopralluogo preventivo all’interno del negozio. Chi li riconosce deve chiamare subito i carabinieri.
 

 

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