Sedicenni massacrano coetaneo e fanno video: minacciato testimone

Sabato 6 Ottobre 2018
Un fermo immagine del video del pestaggio
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UDINE - I due sedicenni accusati di aver massacrato un coetaneo di Padova la notte tra il 14 e il 15 luglio scorso a Lignano Sabbiadoro per costringerlo a consegnare loro tutti i soldi e di aver ripreso la violenza condividendo poi il filmato su WhatsApp sono stati collocati in comunità. Il provvedimento è stato disposto dal gip del tribunale dei Minori di Trieste su richiesta della Procura. La misura è stata eseguita ieri pomeriggio dalla Polizia che ha condotto i ragazzi, friulani di 16 anni, in due strutture fuori provincia.

Il collocamento in comunità è stato deciso dal giudice alla luce delle indagini condotte sulla vicenda dalla Squadra Mobile di Udine all'esito dei quali il magistrato ha ravvisato la sussistenza di «gravi indizi di colpevolezza» e delle «esigenze cautelari» a carico dei due ragazzi. 

 

MASSACRATO DI BOTTE A LIGNANO - L'audio del brutale pestaggio in spiaggia /ATTENZIONE CONTENUTI FORTI">



I minorenni sono accusati della rapina dei circa 100 euro che la vittima aveva con sé e della tentata rapina del cellulare. Reati per i quali è stata disposta la misura. Sono entrambi accusati anche di lesioni e molestie per il video con cui è stata ripresa parte dell'aggressione e che è stato poi diffuso via whatsApp. 
Il gip ha ritenuto che, anche se dagli elementi finora raccolti non risulta che uno dei due minori abbia colpito la vittima, sarebbe comunque rimasto al fianco dell'altro «durante l'azione, rendendo più sicuro l'artefice materiale nello svolgimento della condotta criminosa», ravvisando così un «concorso morale». L'intera vicenda è stata valutata dal giudice come «particolarmente allarmante».

Uno dei 2 è accusato anche di stalking: avrebbe ripetutamente minacciato un amico che, venuto a conoscenza del video girato quella notte sulla spiaggia, era andato a consegnarlo alla Polizia e lo aveva invitato a non frequentare l'altro giovane coinvolto nell'aggressione.
Secondo l'accusa gli avrebbe inviato messaggi dal tono minaccioso e avrebbe pubblicato sui suoi profili social un video in cui lasciava intendere che sarebbe andato a cercarlo.

Ultimo aggiornamento: 15:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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