LIGNANO e GRADO - Pesce mal conservato: 450 kg sotto sequestro tra Lignano e Grado nelle ultime settimane a seguito di una serie di controlli eseguiti dagli uomini e dalle donne dell’Ufficio circondariale marittimo di Grado e dell'Ufficio locale marittimo di Lignano Sabbiadoro. Con motovedette e personale a terra, la capitaneria di porto ha eseguito numerose verifiche sull’intera filiera, sia su pescherecci che negli esercizi commerciali, quindi in pescherie e ristoranti. Nel mirino il pesce messo in vendita e il suo stato di conservazione, oltre a tracciabilità, etichettatura e pesca di frodo.
Sei i casi in cui la guardia costiera ha trovato quantitativi consistenti di pesce in cattivo stato di conservazione e rilevato frodi in commercio, cioè vendita e detenzione di prodotti ittici che risultavano essere diversi da quanto dichiarato: è scattato quindi il sequestro penale di circa 450 chilogrammi di pesce.
Tante le multe: 12 gli illeciti con l'elevazione di 12 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di circa 15.000 euro per violazione delle disposizioni che prevedono l’obbligo della tracciabilità e della etichettatura o, nel caso di alcuni pescherecci irregolari, per il divieto di pescare e sostare nei canali navigabili. «I controlli - specifica il comandante dell'Ufficio circondariale marittimo di Grado, il tenente di vascello Elisabetta Bolognini - rientrano nei normali servizi che la guardia costiera svolge per tutelare gli operatori corretti e per tutelare la salute del consumatore».
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