«Lui? È mio fratello...», invece era un clandestino, passeur in manette

Venerdì 4 Maggio 2018 di Paola Treppo
«Lui? È mio fratello...», invece era un clandestino, passeur in manette
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PONTEBBA (Udine) - Si finge fratello dell'autista per entrare illegalmente in Italia: bloccati a Pontebba, vengono entrambi espulsi.

Cerca di sfuggire ai controlli per entrare clandestinamente in Italia ma viene scoperto mentre fa una sosta a San Leopoldo di Pontebba. È successo lunedì scorso, 30 aprile, quando la pattuglia dei carabinieri del Norm di Tarvisio ha controllato una Nissan X-Trail con targa francese i cui occupanti stavano facendo una sosta prima di proseguire il loro viaggio.

L'autista, 37 anni, georgiano, con documenti di soggiorno francesi, ha spiegato ai militari, comandati dal maresciallo maggiore Roberto Mazzatinta, che stava accompagnando suo fratello minore a conoscere la sua famiglia in Francia e che si stavano riposando prima di continuare il loro tragitto.

Quando è venuto il turno di controllare i documenti del fratello, quest'ultimo ha dichiarato di averli dimenticati e al momento di declinare le sue generalità ha spiegato di essere un cittadino russo e fornito per giunta un nominativo diverso rispetto a quello del presunto fratello maggiore.

Entrambi sono stati accompagnati in caserma a Tarvisio per gli accertamenti sulle loro reali generalità e poi i due sedicenti fratelli hanno preso due strade diverse: il 37enne georgiano con documenti di soggiorno francesi, Tchanturia Akaki, è stato condotto al carcere di Udine, arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, mentre il "fratello", sedicente cittadino russo di 26 anni, C.I.G. le sue iniziali, è stato immediatamente espulso, perché clandestino, con accompagnamento alla frontiera con l'Austria. Stessa sorte toccherà al "fratello maggiore" dopo la convalida dell'arresto.
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