Udinese Inter con il fiato sospeso: timore di nuove proteste allo stadio

Domenica 6 Maggio 2018 di Paola Treppo
Mister Tudor
UDINE - Ci vuole davvero un'impresa per raggiungere quei punti che sanciscano definitivamente il traguardo della quota salvezza. Il cambio dell'allenatore non ha dato quella immediata scossa ai giocatori che domenica scorsa a Benevento hanno fallito l'obiettivo facendosi rimontare da una squadra già retrocessa, rimasta in dieci per buona parte del secondo tempo, per giunta orfana del suo bomber del momento Cheick Diabatè.

Ora bisogna ritrovare quelle energie, soprattutto mentali, che permettano di raggiungere l’obiettivo minimo stagionale: la permanenza in serie A. Mister Tudor si è ritrovato una compagine di giocatori che sembra aver smarrito lo spirito di squadra e in settimana ha lavorato sulle spinte motivazionali, non trascurando il ripasso dei fondamentali tecnico-tattici, in particolare modo in difesa, il settore più deludente in termini di errori commessi da cui è maturata la sfortunata sequenza di undici sconfitte consecutive, interrotta domenica scorsa con lo striminzito pareggio con il Benevento.

Anche l’allenatore croato punta sulla ritrovata vena realizzativa di Kevin Lasagna che ha raggiunto la doppia cifra nello score dei marcatori. Per la sfida di oggi, domenica 6 maggio, all’ora di pranzo l’Udinese ha di fronte l’Inter. I nerazzurri sono a caccia dei punti che le garantiscano l’accesso alla Champions e il loro bomber di razza, Maurito Icardi, vuole approfittare dell’infortunio del capocannoniere Ciro Immobile, per provare a scalzarlo dalla vetta della classifica dei goleadors. Sulla panchina dei meneghini c’è Luciano Spalletti, che i tifosi bianconeri ricordano con piacere e un pizzico di nostalgia come il timoniere assieme a Guidolin delle migliori stagioni della squadra friulana.

Chi non sembra disposto a tenere il conto aperto con i bianconeri sono gli ultras che potrebbero continuare la contestazione già iniziata dopo la sconfitta casalinga con il Crotone, costata la panchina a mister Oddo. Si vocifera di un fermento di iniziative di protesta che potrebbe vedere il lancio in campo prima dell’inizio della partita delle magliette distribuite dalla società al momento della sottoscrizione dell’abbonamento.

Quel motto “daremo l’anima” ha il pessimo sapore dopo che, per tutta la stagione, la squadra ha dimostrato di non avere un sistema di gioco e uno scarso attaccamento ai colori bianconeri, quasi a non avercela, questa "anima". L’assenza di personalità e di spirito di sacrificio anche contro l’Inter potrebbe innescare, in caso di sconfitta senza l’onore delle armi, una pesante contestazione con un nuovo assedio dei giocatori, bloccati negli spogliatoi e la successiva gogna di insulti all’uscita del pullman.

Per evitare tutto questo la ricetta sembra semplice e alla portata dei bianconeri: dare davvero l’anima in campo senza risparmiarsi nei novanta minuti di gioco. La vittoria salverebbe l’onore di una stagione e potrebbe sancire la pace con i propri tifosi.
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