COLLOREDO DI MONTE ALBANO - Un massacro tremendo, una scena terribile, raccapricciante, quella che ieri, lunedì 4 aprile, si è presentata davanti agli occhi di un raccoglitore di funghi della zona Collinare del Friuli. L’uomo, come fa di tanto in tanto, è uscito di casa e ha raggiunto una macchia boscosa che si staglia su un’altura del comune di Colloredo di Monte Albano. Dopo essersi addentrato nel verde, tra gli alberi, ha sentito un gran fetore e ha scorto dei sacchi bianchi, alcuni da magazzino, altri di quelli che si usano per fare la spesa. Dentro c’erano diversi agnellini morti, cui è stata tagliata la gola, alcuni decapitati, con la testa buttata da una parte, il corpo dall’altra. Tanto sangue. Sarebbero almeno una dozzina ma forse ce ne sono di più.
Alcuni agnellini erano ancora integri, altri in completo stato di putrefazione, attaccati dalle larve, pieni di vermi. L’uomo è rimasto sconcertato e ha avvisato gli uffici del Comune. Ma gli agnelli morti sono ancora lì, a marcire, col il collo tagliato non si sa da chi, se da un pastore che se n’è voluto liberare in maniera “economica”, perché non è riuscito a venderli per Pasqua, se da qualche allevatore che li ha scoperti malati ma non ha voluto rivelarlo alle autorità, se da qualche setta satanica che li ha usati per scopi rituali misteriosi - e non sarebbe il primo caso in zona - o da chissà chi altro e per quale motivo. Sulla schiena di una delle povere bestiole pare sia visibile un simbolo fatto con un pennarello, non si capisce di quale forma.
