ENEMONZO - Massimo Iussa era molto conosciuto in Carnia e la notizia della sua tragica morte ha sconvolto la piccola comunità di Enemonzo, il paese dove era cresciuto e dove tornava sempre, non appena aveva un po’ di tempo libero dal lavoro. Lo ricorda lo zio Paolo Iussa, già sindaco fino a pochi anni fa. «Era un uomo dolcissimo, una persona cristallina, pura, trasparente».
È lo zio che alle 16.30 riceve la telefonata della moglie di Massimo, Rosanna: «Era al pronto soccorso e mi ha informato del decesso, e di quello che era accaduto. Per noi tutti è un colpo tremendo. Siamo in lutto». Massimo era nato a Gemona del Friuli quando ancora funzionava l’area maternità, che poi è stata soppressa. Ha vissuto per qualche anno con la sua famiglia a Enemonzo e poi si è trasferito in Lombardia. Il padre Renzo, infatti, ha lavorato nella zona di Milano per una società di elettricità e vive tuttora in quella regione. Anche la madre, Elba, originaria di Cornino di Forgaria nel Friuli, risiede nel Milanese. Massimo non aveva figli. Si era sposato in prime nozze e poi si era separato. Poi aveva incontrato Rosanna e si era sposato con lei, cinque anni fa, proprio a Enemonzo, nella sua terra. A unirli in matrimonio era stato, commosso, proprio lo zio Paolo, che adesso lo piange insieme a tutti i suoi amici della Carnia.
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