MERETO DI TOMBA (UDINE) - Alcune impronte definite interessanti sono state individuate e oggi saranno approfondite con il laser scan. Altri elementi utili alle indagini sono emersi dai sopralluoghi nella camera da letto, al piano di sopra, dove sono stati trovati armadi e cassetti aperti. Ci sono poi dei vetri di bicchiere sui quali si dovranno fare delle analisi. La prima della due giornate di rilievi dei carabinieri del Ris di Parma nella casa di Benita Gasparini l'89enne accoltellata mercoledì scorso a Pantianicco potrebbe portare un contributo importante all'inchiesta della Procura di Udine sull'omicidio dell'anziana.
Il sopralluogo
I militari del Reparto investigazioni scientifiche dell'Arma è arrivato nel paesino del Medio Friuli poco prima dell'ora di pranzo: in due tranche, fino a sera, gli esperti hanno ispezionato interamente l'edificio situato tra via Percoto e via D'Annunzio. Prima si sono concentrati al piano terra, dove è stato ritrovato il corpo di nonna Benita e dove si trovano salotto, cucina e bagno. Poi sono saliti al piano superiore, dove c'è la camera da letto dell'anziana, infine al secondo piano, dove c'è la stanza del figlio convivente Gabriele. Colui o coloro che si sono introdotti nell'abitazione hanno rovistato nella stanza dell'anziana, in un armadio e una cassettiera, perché i cassetti sono leggermente spostati, come se qualcuno li avesse richiusi in tutta fretta. I militari del Ris, al comando del maggiore Christian Faccinetto, lo stesso che ha contribuito a risolvere l'efferato delitto dei coniugi Burgato a Lignano nel 2012, hanno individuato e cristalizzato alcune impronte trovate sui pavimenti effettuando una prima scansione "ad occhio", quindi è cominciata la ricerca di tracce biologiche in funzione di quella che può essere la ricostruzione dell'omicidio servendosi delle tecnologie più sofisticate nel reperimento di eventuali Dna di estranei.
Sangue e impronte
Hanno cercato successivamente tracce ematiche e biologiche.
Le indagini
Nel pomeriggio di oggi sarà ispezionata dell'auto del figlio Luca, già sotto sequestro. Ieri è stata consegnata anche la bicicletta usata dalla figlia Roberta per andare dalla madre prima delle 9 del mattino e poco prima delle 11, quando il fratello l'ha chiamata per dirle che aveva trovato la madre a terra. A seguire le operazioni del Ris c'erano anche i consulenti dei familiari nominati dall'avvocato Piergiorgio Bertoli: l'esperto della scena del crimine Edi Sanson e la criminologa Linda Pontoni che fanno parte dell'associazione "I nostri Diritti".
Non si ferma l'attività del Nucleo investigativo di Udine, che si sta concentrando anche sulle testimonianze rese in paese rispetto ad alcune auto sospette viste in zona. A cominciare da un'auto bianca che mercoledì mattina è rimasta a lungo parcheggiata vicino alla sede della Pro loco, sempre in via Percoto. Alcuni cittadini avevano segnalato anche la presenza di una Cinquecento gialla con dentro tre persone.