Olio sui marciapedi: «E' benedetto, protegge il paese dal maligno»

Mercoledì 27 Febbraio 2019 di Camilla De Mori
macchie oleose sulla piazza e in alcune vie del centro di Rivignano
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RIVIGNANO TEOR - Olio benedetto sparso a terra in alcune vie di Rivignano per scacciare gli spiriti maligni e proteggere il paese. Protagonista dell'inedita operazione, una 44enne residente nel Palmarino, che è stata denunciata a piede libero dai carabinieri della stazione di Rivignano per l'ipotesi di reato di deturpamento e imbrattamento.
 
«OLIO BENEDETTO» Ma lei, dopo essere stata colta sul fatto, grazie alle riprese delle telecamere diligentemente visionate dagli agenti della Polizia locale, si è scusata ieri mattina con il sindaco di Rivignano Teor Mario Anzil: «Era mortificata. Si è impegnata a ripulire la lunga striscia di macchie che ha lasciato. Pare che in provincia il nostro non sia stato il primo caso. Dev'essere accaduto anche a Udine, pare in largo delle Grazie».

GLI EPISODI Tutto è partito lunedì 18 febbraio, quando, per la prima volta a Rivignano, sono comparse le macchie di olio. Il fatto, racconta il primo cittadino, ha suscitato «ira e incredulità tra la popolazione». «Le telecamere di videosorveglianza - spiega il sindaco Anzil - hanno ripreso una donna mentre, a tarda sera, versava il contenuto di alcune bottiglie di olio lungo il perimetro della piazza di Rivignano e davanti agli ingressi delle attività commerciali». E così lunedì scorso, più o meno alla stessa ora, gli agenti della Polizia locale, assieme ai carabinieri, si sono appostati, in borghese, per sorvegliare la zona. E, quando la donna si è ripresentata, la hanno bloccata.

ALTRI CASI «Pare che in passato avesse agito in altri paesi della regione, sempre con le stesse modalità e senza che si fosse mai riusciti a individuarla», racconta il sindaco, che sull'argomento ha anche fatto un post su Facebook. Fino a lunedì sera. Nella sua auto i carabinieri hanno trovato una tanica da cinque litri di olio e sette bottigliette, che sono state sequestrate. «La signora - spiega Anzil - ha spiegato che l'intento era quello di proteggere il paese con olio benedetto e, una volta compreso come il suo gesto abbia in realtà causato una lunga striscia di macchie, ha voluto chiedere scusa a tutta la comunità e si è impegnata a ripulire».

LE SCUSE Ieri la donna si è presentata in municipio, nel comune reso noto dal divertente e divertito (nonché sufficientemente apotropaico) Festival della canzone funebre e oggi anche dal progetto per Villa Ottelio legato alle origini friulane del mito di Giulietta e Romeo. «Oggi (ieri ndr) la signora è venuta in Comune a chiedere scusa - racconta Anzil -. Ha detto che ha pulito le macchie e che ritornerà a pulire. Era mortificata per quanto accaduto. Mi è parsa una donna religiosissima: sembrava inconsapevole di aver arrecato un danno. Ha detto che voleva scacciare il diavolo e proteggere il paese dal male. Con una battuta, l'ho invitata ad usare acqua benedetta la prossima volta».

 

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