Numero unico e ritardi nelle risposte. Bufera 112, ora si cambia

Venerdì 18 Agosto 2017 di Antonella Lanfrit
Numero unico e ritardi nelle risposte. Bufera 112, ora si cambia
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UDINE - A inizio settembre una riunione collegiale tra referenti e operatori del Nue, Numero unico emergenze 112, e i colleghi che operano nelle cosiddette «Sap2», cioè le centrali di Carabinieri, Polizia, Vigili del fuoco e 118 dove le chiamate sono smistate a seconda dei problemi.

L'obiettivo è di «migliorare ancora di più il passaggio dal 112 ai soggetti che devono intervenire a seconda della tipologia dell'emergenza», spiega il direttore della Protezione civile reginale, Luciano Sulli, che anticipa così le strategie che si stanno studiando a fronte del mare di polemiche cadute sul Nue durante la gestione dell'emergenza maltempo del 10 agosto (5mila chiamate in 24 ore, a fronte delle 1.800 al giorno in condizioni ordinarie, gestite da 9 operatori anziché 5) e in diverse altre occasioni per presunti ritardi di risposta o di intervento. In agenda, inoltre, c'è un vademecum per i cittadini per usare il 112 correttamente.

Sulli spiega le prossime mosse mentre osserva i dati che indicano il 16 agosto come la giornata in cui il Nue ha avuto le migliori prestazioni da quando è nato, a fine marzo: «Abbiamo ricevuto 1916 chiamate e il tempo per rispondere è stato di 3,4 secondi specifica -. Son state 5 le chiamate abbandonate, cioè quelle in cui l'utente ha riagganciato prima della risposta».

Le telefonate, inoltre, sono state «processate» in 93 secondi, il tempo cioè intercorso tra la risposta dell'operatore 112, la localizzazione, e la presa in carico da parte dell'autorità che deve intervenire. Per esempio, la prima chiamata al Nue per un'autoambulanza che ieri ha suscitato l'ennesima polemica a Trieste perché il mezzo sarebbe arrivato dopo un'ora abbondante, è stata gestita in 41 secondi. Anche ieri, però, il 112 ha affrontato anche un'altra costante: le chiamate improprie. «Il 57,51% delle 1916 chiamate sono state smistate alle Sap2 di competenza, il restante 42,5% è costituito da chiamate improprie», fa sintesi il direttore Sulli, che al riguardo ha ormai un'ampia casistica. «C'è chi chiama per chiedere i turni della guardia medica, chi perché ha perso i punti della patente, qualcuno perché non sa come rinnovare il passaporto elenca . Qualcuno perché non sa come dotarsi di Telepass».
Da qui il «vademecum» per i cittadini. «Il 112 si chiama per le emergenze premette Sulli -. Se le condizioni lo consentono, meglio chiamare da un fisso, che consente la localizzazione in tempo reale, così come la chiamata dalla App Where are you 112'. Nel caso si chiama da cellulare, dobbiamo fare qualche domanda per la localizzazione, poiché riusciamo a individuare l'area, ma non il punto preciso».

Infine, all'operatore 112 «si devono dare solo informazioni essenziali: dove si è e di che emergenza si tratta, cioè sanitaria, di pubblica sicurezza o altro», conclude il direttore.
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