Quando Arturo Toscanini organizzò un concerto sulle linee di guerra

Lunedì 17 Aprile 2017 di Paola Treppo
Arturo Toscanini e la banda
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GORIZIA - Si chiama "Dall’Isonzo al Piave 1917-2017: dopo Caporetto la guerra continua" la mostra allestita nel Castello di Gorizia, aperta fino al 30 novembre. L'allestimento vuole far conoscere le varie fasi della Grande Guerra attraverso immagini, oggetti, documenti, foto, reperti d'epoca. Focus sul 1917, terzo anno di guerra italo austriaca, combattuto prima lungo il corso del fiume Isonzo e poi lungo quello del Piave.

Il 1917 fu un anno di crisi generalizzata negli schieramenti dei belligeranti. Per aiutare il fronte francese, messo in crisi dall'avanzata tedesca e crollato quello russo per la rivoluzione in corso, gli alleati richiesero all’Italia uno sforzo supplementare per impegnare a fondo le truppe austro-ungariche, evitando possibili trasferimenti di truppe sul fronte occidentale a supporto dell’alleato germanico, che si concretizzò nella realizzazione della 10ª ed 11ª battaglia dell’Isonzo. La mostra ripercorre le fasi salienti delle due grandi e sanguinose battaglie. Viene pure ricordato l'insolito concerto di fine agosto 1917 diretto dal maestro Arturo Toscanini sul Montesanto appena conquistato.

Il maestro d'orchestra Arturo Toscanini 
Il grande maestro d'orchestra Arturo Toscanini (1867-1957) fu un ardente interventista e partecipò in qualche modo, con i suoi talenti, alla Grande Guerra, benché non più di età arruolabile. La visita al fronte, o meglio alle zone di riorganizzazione e riposo delle formazioni che provenivano stremate dalla linea del fronte, da parte di personaggi come noti uomini politici, artisti e letterati era in qualche modo una forma embrionale di sostegno morale per le truppe, che di fatto forse riuscivano "a debita distanza" a scorgere gli "illustri ospiti", accolti e accompagnati in brevi escursioni da folti gruppi di alti ufficiali.

Toscanini non si sottrasse a questo compito e la sera del 26 agosto 1917, con l'XIa battaglia in fase di conclusione, caso sporadico se non unico, riuscì ad organizzare un concerto a ridosso delle prime linee del Montesanto appena conquistato, grazie all'interessamento dei generali Cascino e Gonzaga, quest'ultimo comandante della 53a Divisione, appassionato di musica che già a maggio '17, durante la Xa battaglia, aveva radunato la banda divisionale per farla suonare a ridosso del fronte, durante l'attacco vittorioso del monte Vodice.

Documentazione fotografica inedita
Grazie a una documentazione fotografica pressoché inedita, si può affermare che da Cormons il maestro arrivò il 24 agosto nelle retrovie del Collio, passando da Vipulzano a Quisca. Poi, il 25 agosto, fu accompagnato, attraversando l'Isonzo a Plava, fino a Dolga Niva, lungo la rotabile dell'Isonzo in direzione Salcano. Il giorno dopo, Toscanini si diresse a piedi verso i comandi che lo attendevano nei pressi del Vodice. Lungo la strada incontrò la banda divisionale al comando del capo musica, maresciallo Tricomi, e riuscì a farla muovere, con i combattimenti in corso, fin sotto il Montesanto dove alle dieci di sera, dopo una lunga marcia di avvicinamento, iniziò a dirigerla con la Marcia Reale e l'inno di Mameli e per quasi un'ora tenne un concerto improvvisato. Gli austriaci di risposta iniziarono a cannoneggiare alla cieca la zona.

Il maestro rimase in zona Vodice per altri quattro giorni, presumibilmente nell'accampamento dei comandi divisionali e poi fece ritorno a Quisca accompagnato anche dalla banda divisionale, che veniva messa a riposo dopo la singolare esperienza musicale.

Lì giunto venne convocato dal generale Cappello, comandante della IIa armata, per essere decorato con la medaglia d'argento al valor militare per quanto aveva fatto sul Montesanto. 

Ultimo aggiornamento: 13:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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