Quando l'abate di Clermont varcò i confini: il mistero dell'antico sacello

Venerdì 25 Agosto 2017 di Paola Treppo
La misteriosa chiesa di Sant'Abramo ad Altana
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SAN LEONARDO (Udine) - Immersa nel verde, ci arrivi solo se qualcuno del paese ti dice che c’è, oltre un piccolo cartello di legno, dipinto a mano. Scendi un sentiero, in mezzo ai boschi lussureggianti e incontaminati delle Valli del Natisone; qualche vecchia vigna, qualche piccolo pezzo di terra strappato ai pendii per farci un orto domestico; qualche pomodoro, i fagiolini.

Ed ecco aprirsi, in una radura, dove qualcuno ha sfalciato con cura l’erba, una chiesa solitaria, col suo campanile in pietra. È la chiesa di Sant’Abramo Eremita di Altana, un piccolo borgo di San Leonardo, che fa Comune. Singolare la sua posizione, lontana da tutto e tutti. Singolare, rara, la sua intitolazione. Rari i giorni in cui viene aperta per la messa o le celebrazioni, perché di preti ce n’è pochi, ormai, anche nelle vaste Valli del Natisone, al confine con la Slovenia. Ma si può chiedere la chiave, ai paesani, e si può visitare, quando non piove, o non nevica tanto. 
 

 


L’edificio è spoglio, sia all’interno, dove sono stati staccati dai muri anche i quadri della Via Crucis, che all’esterno, decorato con pochi vasi di fiori. Un confessionale molto vecchio all’ingresso, un'acquasantiera, un altare sobrio, qualche foglia secca tra i banchi, sul pavimento in pietra, trasportata dal vento che soffia piano nella radura (nelle foto). Non sono in molti a conoscere questo edificio sacro, di grande fascino, forza e suggestione, che conserva sul retro dell’altare i libri sacri, i paramenti del sacerdote. Nessuno tocca nulla: non le candele, non le vecchie bibbie.

E non sono in molti a conoscere la sua storia: perché fu edificato nel bosco proprio qui? Perché intitolato a Sant’Abramo? Qualcosa lo leggiamo in un vecchio libro conservato nel palazzo del Municipio. Si dice che è un sacello antico, solitario, su un ripiano che guarda verso la valle dell’Erbezzo. La sua dedica, a un santo così importante, pare sia legata al passaggio, in queste valli di confine, proprio di Abramo, il monaco nato nelle terre dell’Eufrate e pellegrinato in Francia dove, nel 476, fondò il monastero di Clermont e dove morì nel 485.

Sant’Abramo era invocato nell’Alto Medioevo contro il mal d’occhi e contro la febbre; è patrono di osti e albergatori. La sua festa si celebra il 15 giugno. La devozione a San Leonardo Abate, santo che dà il nome al comune, è di origine carolingia e quindi c’è, per certo, un nesso tra le due devozioni. Resta il mistero su un antico passaggio nelle Valli di Abramo Eremita. L’attuale costruzione, rifatta dopo il terremoto del 1511, in stile sloveno, è del 1535. Lo provano due vecchie campane provenienti dalla fonderia di Lubiana di cui era dotata la chiesa fino al 1922, poi rubate, andate disperse, per sempre, un po' come la storia di questa radura. 

Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 11:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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