Marina Litvine: da Mosca in Italia per restaurare le icone più preziose

Lunedì 22 Maggio 2017 di Paola Treppo
Marina Litvine, l'iconografa russa che vive in Friuli

GEMONA DEL FRIULI (Udine) - Si chiama Marina Litvine, ha 56 anni, è russa, arriva da Mosca e vive a Gemona del Friuli dove si è trasferita dopo il matrimonio con un friulano. Qui, dal suo arrivo, oramai 20 anni fa, ha continuato a esercitare la professione che faceva a Mosca, l’iconografa.

In Friuli ha collaborato con molte cooperative e società che si occupano di restauro e recupero di affreschi e preziose opere d’arte da salvare, intervenendo anche nella Basilica di Sant’Eufemia a Grado, e in altre antiche chiese della regione; viene chiamata per restauri in prestigiose ville venete friulane dove lavora nel silenzio di grandi saloni attorniati da immensi parchi verdi.

«Ho studiato per quasi otto anni a Mosca e a Bergamo, e ho conseguito la laurea in architettura e restauro. La mia passione sono le icone che recupero ma che realizzo anche ex novo. Anche se i tempi non sono i migliori, e le commissioni sono calate molto per la crisi economica, continuo a lavorare. Il mio sogno è realizzare una mostra, ma non prima di qualche anno».

Marina si è trasferita in Italia per amore, dopo aver conosciuto l’uomo che è diventato suo marito. «L’Italia è meravigliosa e conserva le icone più antiche, a Roma e in Puglia, anche se nel tempo la tradizione di questo genere di raffigurazioni sacre è cambiata, con l’avvento di Giotto e Duccio, trasformandosi in “narrazione” e uscendo dalle chiese.

In Russia si è mantenuta invece la tradizione dell’immagine ieratica, che simboleggia in cielo e il sacro, trasfigurati in dipinto». 

Ultimo aggiornamento: 13:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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