FIUMICELLO (Udine) - Sono ormai più di 4600 gli accademici, provenienti da oltre 90 Paesi, che hanno firmato una lettera aperta per protestare contro la morte di Giulio Regeni in Egitto. Partita da Cambridge, università per la quale il giovane studioso friulano di Fiumicello stava preparando al Cairo un dottorato di ricerca, la lettera è diventata «virale fra gli accademici» di diverse discipline in tutto il mondo, scrive oggi il Guardian. Fra i firmatari Charles Butterworth, professore emerito di filosofia politica all'università del Maryland, sir Timothy Gowers, professore di matematica della Royal Society presso l'università di Cambridge, e l'economista Ha-Joon Chang autore del bestseller «Ventitré cose che non ti hanno mai detto sul capitalismo».
Nella lettera si scrive che, secondo quanto denunciano organizzazioni per i diritti umani, l'Egitto «pratica regolarmente lo stesso tipo di torture di cui avrebbe sofferto Giulio contro centinaia di cittadini egiziani ogni anno». E si chiede una indagine indipendente sulla morte di Regeni e «in tutti i casi di scomparse forzate, tortura e morte in carcere nel gennaio e febbraio 2016, in modo che i responsabili di questi crimini possano essere identificati e portati davanti alla giustizia».
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