TARVISIO (Udine) - La polizia ferroviaria di Tarvisio ha arrestato G.V., un cittadino italiano di 56 anni originario della provincia di Rovigo destinatario di 2 ordini di carcerazione emessi, rispettivamente, il 20 ottobre del 2014 dalla Procura di La Spezia, per una pena da scontare di un anno e 7 mesi di reclusione, e il 14 giugno del 2016 dalla Procura di Trieste, per una pena da scontare di 5 anni, 9 nove e 22 giorni di reclusione. Le pene, in totale di 7 anni, 4 mesi e 22 giorni, derivano da numerosissimi precedenti penali passati in giudicato, perlopiù per reati contro il patrimonio tra cui furti e ricettazioni, messi a segno nel territorio di diverse province italiane. Alle pene si accompagnavano altri provvedimenti restrittivi. L’uomo era stato detenuto per attività illecite simili, e da poco scarcerato, in Germania; su di lui, infine, gravava una segnalazione Schengen, di ricerca e rintraccio, emessa circa un mese fa dalle autorità lussemburghesi.
La polizia ferroviaria di Tarvisio lo ha bloccato sul convoglio internazionale EN236, proveniente da Udine e diretto oltre confine. L’uomo, che cercava di nascondersi al meglio tra gli altri passeggeri, non è sfuggito all’occhio della Polfer. Preso atto della situazione, gli agenti lo hanno arrestato e portato in carcere a Udine, dove è detenuto, a disposizione delle autorità giudiziarie competenti. Gli agenti della Polfer di Tarvisio hanno evitato che i viaggiatori del treno internazionale EN236 potessero finire nel mirino di possibili furti o altri "atti predatori" da parte del 56enne.
© RIPRODUZIONE RISERVATA La polizia ferroviaria di Tarvisio lo ha bloccato sul convoglio internazionale EN236, proveniente da Udine e diretto oltre confine. L’uomo, che cercava di nascondersi al meglio tra gli altri passeggeri, non è sfuggito all’occhio della Polfer. Preso atto della situazione, gli agenti lo hanno arrestato e portato in carcere a Udine, dove è detenuto, a disposizione delle autorità giudiziarie competenti. Gli agenti della Polfer di Tarvisio hanno evitato che i viaggiatori del treno internazionale EN236 potessero finire nel mirino di possibili furti o altri "atti predatori" da parte del 56enne.
