Kyenge e Serracchiani d'accordo:
il Cara di Gradisca va ampliato

Sabato 25 Gennaio 2014
Il ministro Kyenge
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UDINE - «È una proposta positiva perché punta sull'integrazione, una richiesta forte del territorio che porterò sicuramente al governo centrale». È quanto ha dichiarato a Udine il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge in merito alla chiusura definitiva del Cie di Gradisca d'Isonzo, chiesta con forza dalla presidente della Regione Debora Serracchiani, insieme all'ampliamento del vicino Cie.



«Putroppo per impegni istituzionali ieri non ho potuto visitare il Cie di Gradisca - ha proseguito - al cui fianco c'è il Cara, ma ho promesso al più presto possibile di tornare a fare questa visita. In questo momento è chiuso - ha aggiunto - ma credo che il senatore Manconi abbia già fatto un monitoraggio e una proposta che è da prendere in considerazione, pensando sempre di più a politiche di integrazione, che sono uno strumento molto forte per combattere i conflitti sociali».



La ministra ha specificato che anche «altri territori hanno chiesto un'analoga trasformazione dei Cara in centri di accoglienza».
Serracchiani, dal canto suo, ha ribadito «con forza la richiesta di non riaprire il Cie perché non ci sono le condizioni minime di sicurezza e di vivibilità. Concordiamo con la proposta del senatore Manconi di ampliare il Cara, una struttura che funziona ma che è diventata di ridotte dimensioni per le attuali esigenze. Attendo quindi dal Consiglio dei ministri un parere in merito visto che, vigente la legge Bossi-Fini, la decisione spetta al Presidente, di concerto con il ministro dell'Interno»
Ultimo aggiornamento: 23:08

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