Udine pronta a cedere la guida pur di "sposare" Pordenone

Venerdì 21 Settembre 2018 di Lisa Zancaner
Udine pronta a cedere la guida pur di "sposare" Pordenone
Dopo la fusione, che si sta mettendo a punto, tra le Camere di commercio di Udine e Pordenone, saranno fiori d'arancio anche per i due enti fieristici? Luisa De Marco, già presidente di Udine&Gorizia fiere ha sempre sostenuto con convinzione la necessità di una fusione con la fiera di Pordenone, un matrimonio che durante il suo mandato non si celebrò. Il suo successore, Luciano Snidar, alla guida dell'ente da oltre un anno, ha intrapreso subito la stessa strada e oggi ribadisce con convinzione tale necessità, dichiarandosi pronto a cedere a Pordenone la leadership della fiera unica se servisse a mandare in porto la fusione.

«Se Pordenone vuole la presidenza afferma Snidar avrà tutto il mio sostegno». Il presidente dice basta ai personalismi in nome di un'unione «quanto mai necessaria vista la crisi del sistema fieristico. Se fusione non sarà, ci faremo male tutti». Negli anni passati, l'ente della Destra Tagliamento in virtù dei conti in ordine, si era dimostrata refrattaria a fondersi con una Fiera dai bilanci in rosso. Ma i tempi sono cambiati e la crisi ha toccato tutti, così anche a Pordenone i bilanci degli ultimi anni hanno chiuso con il segno meno, fino al buco di 370mila euro del 2017, seppure in forte recupero sugli anni precedenti (1 milione nel 2015). Va ricordato però che nel 2017 l'ente fieristico pordenonese non ha potuto contare sull'importante fatturato di Samuexpo, in programma solo negli anni pari. Con la revisione dello statuto di Pordenone Fiere approvato dall'assemblea straordinaria, sono state autorizzate importanti modifiche nella governance. È stato recepito l'ingresso tra i soci di Pordenone Fiere dell'Uti Noncello che ha già rilevato le azioni della Provincia di Pordenone (12%) ed è in attesa di acquisire anche quelle di Palazzo Belgrado (27%). Ma i conti in rosso restano e sono di poco inferiori alla perdita che la Fiera di Udine ha registrato nel 2017.

Per quanto riguarda l'ente udinese, nel 2014 la perdita ammontava a 300mila euro, a fronte dei 125mila del 2013; è seguito un leggero miglioramento nel 2015 con un utile di esercizio di 9.470 euro: un risultato ottenuto grazie alla riorganizzazione interna, alla ridefinizione delle posizioni dei dipendenti e dei loro stipendi, nonché all'esternalizzazione dell'ufficio tecnico, il tutto con l'obiettivo dichiarato di contenere i costi. Ma purtroppo, nell'anno successivo, la strategia non ha dato i risultati sperati. I dati del bilancio consuntivo 2016 hanno segnato infatti un nuovo segno meno pari a 370mila euro. L'esercizio 2017 si è chiuso in negativo per 400mila euro, nonostante il bilancio di previsione facesse sperare in un pareggio. Ma Snidar chiarisce il contesto in cui leggere i conti. L'anno scorso, ricorda, non c'è stata l'edizione di Agriest che si svolge ogni due anni «e rappresenta una fonte di reddito» precisa il presidente. Ma sul bilancio consuntivo di Udine&Gorizia fiere, nel 2017 ci hanno messo lo zampino anche le bizzarrie climatiche con danni non di poco conto. «Il fortunale che si è abbattuto su Udine e nelle zone limitrofe la scorsa estate ricorda Snidar - ha comportato per noi oltre 160mila euro di danni», che sommati all'assenza di Agriest spiegano bene parte del disavanzo di 400mila euro. Bilanci a parte, la questione della fusione con Pordenone rimane aperta. «Dall'inizio del mandato mi sono presentato a Pordenone per avviare un percorso comune dice , pronto a cedere le chiavi di casa, ma ad oggi nulla si è mosso e il rischio per entrambe le realtà è alto». Nessuna rivendicazione, dunque, al di qua del Tagliamento, solo la volontà di tenere in piedi un sistema fieristico che da alcuni anni vacilla, «soprattutto sottolinea il presidente in una regione piccola come il Friuli Venezia Giulia dove, al di là dei campanili che non hanno senso, bisogna fare sinergia». La pubblicazione di matrimonio, però, non sembra essere vicina ed è già trascorso un anno dall'annuncio di Snidar di un possibile fidanzamento nell'arco di tre anni.
Ultimo aggiornamento: 15:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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