CIVIDALE DEL FRIULI (Udine) - Aperto nel 2013 nelle campagne di Cividale del Friuli, il ristorante “Orsone” voluto dal celebre protagonista di Masterchef, Joe Bastianich e dalla sua famiglia, in particolare dalla mamma Lidia, è finito nella bufera per un’indagine di falso coordinata dalla Procura della Repubblica di Udine e delegata alla Guardia di finanza. A essere iscritto nel registro degli indagati non è l’amatissimo e celebre Joe ma due rappresentanti della società “Bastianich srl”, V.S. e C.R., in qualità di legali rappresentanti della stessa società. L’ipotesi di reato è “falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico”.
Tutto nasce quando il locale viene aperto: allora, per l’ormai notissimo “Orsone” si pensa a un inquadramento e a una gestione del tipo “agriturismo”, che prevede degli sgravi fiscali rispetto all’attività di un esercizio commerciale "tradizionale". E così, come agriturismo, viene registrato alla Camera di commercio. Stessa cosa, viene fatta, presentando un'autocertificazione, al Comune di Cividale. Poi il locale diventa molto frequentato, molto ricercato, aumenta il carico di lavoro e la società si rende conto da sola che deve cambiare inquadramento: da agriturismo a normale attività commerciale.
Viene avviata la procedura che però, pare, si inceppi nei meccanismi della burocrazia e l’iter si allunga. Nel frattempo parte l’indagine che ha portato in questi giorni ad alcune perquisizioni. Quattro gli indagati, a oggi: i due membri della srl già citati e due funzionari dell’Ersa/ Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, M.B. ed M.C., per l’ipotesi di omissione di atti d’ufficio. Il tutto, stando all’indagine, sarebbe stato finalizzato a ottenere gli sgravi fiscali di cui godono gli agriturismi. Il legale della srl fa sapere che tutte le imposte dovute sono state pagate e che la società si sente serena in tal senso, avendo compiuto tutti gli atti necessari per la trasformazione in ristorante, iter concluso nel 2015.
Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 13:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA Tutto nasce quando il locale viene aperto: allora, per l’ormai notissimo “Orsone” si pensa a un inquadramento e a una gestione del tipo “agriturismo”, che prevede degli sgravi fiscali rispetto all’attività di un esercizio commerciale "tradizionale". E così, come agriturismo, viene registrato alla Camera di commercio. Stessa cosa, viene fatta, presentando un'autocertificazione, al Comune di Cividale. Poi il locale diventa molto frequentato, molto ricercato, aumenta il carico di lavoro e la società si rende conto da sola che deve cambiare inquadramento: da agriturismo a normale attività commerciale.
Viene avviata la procedura che però, pare, si inceppi nei meccanismi della burocrazia e l’iter si allunga. Nel frattempo parte l’indagine che ha portato in questi giorni ad alcune perquisizioni. Quattro gli indagati, a oggi: i due membri della srl già citati e due funzionari dell’Ersa/ Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, M.B. ed M.C., per l’ipotesi di omissione di atti d’ufficio. Il tutto, stando all’indagine, sarebbe stato finalizzato a ottenere gli sgravi fiscali di cui godono gli agriturismi. Il legale della srl fa sapere che tutte le imposte dovute sono state pagate e che la società si sente serena in tal senso, avendo compiuto tutti gli atti necessari per la trasformazione in ristorante, iter concluso nel 2015.
