Selvaggia lite al bar: volano coltelli e bottiglie, in manette un afghano

Sabato 27 Maggio 2017 di Paola Treppo
Selvaggia lite al bar: volano coltelli e bottiglie, in manette un afghano
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GORIZIA - Un cittadino straniero di nazionalità afghana ha aggredito i carabinieri a Gorizia dopo una violenta colluttazione con un italiano ed è stato arrestato; è successo questa notte di sabato 26 maggio, intorno alle 2 e mezza. I militari del Norm di Gorizia e i colleghi della stazione di Montesanto sono stati chiamati al bar Al Corso dove due persone si stavano picchiando selvaggiamente; erano entrambi ubriachi.

Uno di loro era afghano, R.A.J. le sue iniziali, 32 anni, residente a Gorizia, e all'arrivo dei carabinieri aveva il viso tumefatto e sanguinante. Sul posto è stata fatta intervenire una ambulanza del 118 per le prime cure allo straniero che inizialmente ha rifiutato di fornire le sue generalità, date solo in seguito, quando a supporto è giunta una pattuglia della polizia di Stato.

Sembrava che la situazione fosse rientrata: i due ubriachi non volevano denunciarsi tra loro e hanno rifiutato di essere trasportati in ospedale. Ma poi la colluttazione è ripresa con ancora più violenza. L’afgano ha afferrato al collo il cittadino italiano che, per difendersi, ha impugnato una bottiglia di birra e ha colpito in testa lo straniero; quest'ultimo, a sua volta, ha impugnato un coltello da cucina, sottratto sul retro del bancone del bar, cercando di colpire l'italiano.

Solo il pronto intervento dei militari dell’Arma, che nel frattempo si erano accorti delle intenzioni dello straniero, ha impedito il peggio; anche i carabinieri sono stati minacciati di morte dallo straniero con il coltello. A quel punto i cc hanno bloccato l’afghano che continuava a dimenarsi e minacciare i militari. Alla fine è stato immobilizzato e ammanettato.

Dopo un breve ricovero all’ospedale di Gorizia, dove gli sono stati applicati alcuni punti di sutura per le ferite dovute alla violenta colluttazione col cittadino italiano, il 32enne è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e porto illecito di arma; è stato condotto in carcere dove adesso si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria del capoluogo isontino.
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