Mohamed Abdallah, il capo di quel sindacato ambulanti al centro della ricerca di Giulio Regeni al Cairo, «ha visitato di frequente uno dei quartier generali della sicurezza egiziana e sei mesi prima della morte dell'italiano ha anche incontrato un ufficiale». Lo dicono due fonti della sicurezza egiziana, coperte da anonimato, come riporta la Reuters sul suo sito. «Non so se fosse proprio un collaboratore, ma era monitorato. Uno del genere ha un mutuo beneficio ad avere un rapporto con la sicurezza», dice una delle fonti.
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