BUJA e OSOPPO (Udine) - Dice di essere stato rapinato mentre lavora alla pompa di benzina Esso di Buja e i carabinieri si attivano immediatamente con posti di blocco e indagini serrate per catturare immediatamente i malviventi. Lui, 34 anni, di Osoppo, la racconta bene: dice che mentre lavora al distributore, poco dopo l'apertura, verso le 9 e mezza di ieri, lunedì 2 gennaio, due uomini raggiungono la pompa di benzina e lo minacciano con dei coltelli; poi lo costringono a entrare nella piccola stanza dei servizi igienici della stazione di servizio e rubano l'incasso, 1410 euro, che era dentro alla cassetta del self service. Poi i rapinatori, secondo il suo racconto, scappano via, pare a bordo di un furgone, e fanno perde le loro tracce in men che non si dica.
Il dipendente del distributore dice di essere riuscito a liberarsi. Lancia l'allarme, chiama i cc telefonando al 112 e dichiara di essere anche stato sequestrato. Spiega quello che è successo. Ma ai militari dell'Arma del Norm della Compagnia di Tolmezzo, comandata dal capitano Stefano Bortone, e ai colleghi della stazione di Buja, il racconto reso in caserma dal 34enne puzza e fa acqua da tutte le parti. I cc mettono alle strette il benzinaio che poi confessa: tutto inventato. I militari lo incastrano: gli trovano addosso 490 euro in contanti; poi scoprono che la porta del bagno dove il dipendente della Esso - prima già Fly - dice di essere stato rinchiuso dai rapinatori, in realtà è stata chiusa dall'interno. Emerge, inoltre, che le telecamere della video sorveglianza sono state spente prima della rapina, e che non c'è stato quindi un malfunzionamento del sistema di sicurezza. Alla fine si scopre che l'uomo ha rubato i soldi dalla cassetta del self service nelle giornate del 31 dicembre, del primo e del 2 gennaio. Il 34enne, friulano, è stato denunciato a piede libero per simulazione di reato e per furto aggravato; sarà quasi sicuramente licenziato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il dipendente del distributore dice di essere riuscito a liberarsi. Lancia l'allarme, chiama i cc telefonando al 112 e dichiara di essere anche stato sequestrato. Spiega quello che è successo. Ma ai militari dell'Arma del Norm della Compagnia di Tolmezzo, comandata dal capitano Stefano Bortone, e ai colleghi della stazione di Buja, il racconto reso in caserma dal 34enne puzza e fa acqua da tutte le parti. I cc mettono alle strette il benzinaio che poi confessa: tutto inventato. I militari lo incastrano: gli trovano addosso 490 euro in contanti; poi scoprono che la porta del bagno dove il dipendente della Esso - prima già Fly - dice di essere stato rinchiuso dai rapinatori, in realtà è stata chiusa dall'interno. Emerge, inoltre, che le telecamere della video sorveglianza sono state spente prima della rapina, e che non c'è stato quindi un malfunzionamento del sistema di sicurezza. Alla fine si scopre che l'uomo ha rubato i soldi dalla cassetta del self service nelle giornate del 31 dicembre, del primo e del 2 gennaio. Il 34enne, friulano, è stato denunciato a piede libero per simulazione di reato e per furto aggravato; sarà quasi sicuramente licenziato.
