Ucciso da blocco di 700 kg, il papà di Matteo era a pochi metri da lui. Oggi sciopero

Giovedì 10 Maggio 2018 di Domenico Zurlo
Matteo è morto sotto gli occhi del papà. Fincantieri in sciopero, il sindaco: «Non si può morire a 19 anni»
9

Aveva 19 anni, Matteo Smoilis, l'operaio di Staranzano che ieri mattina intorno alle 9 è rimasto ucciso sul lavoro, schiacciato da una lamiera e da un blocco di cemento di 700 chili, staccatisi da una gru. Una fine terribile per quello che era soltanto un ragazzo, nell'area di Fincantieri a Monfalcone: subito i suoi colleghi hanno attivato un presidio di protesta, sospendendo il lavoro. Matteo lavorava per una ditta esterna alla Fincantieri, di proprietà del padre: proprio il padre (e anche il fratello del 19enne) era a pochi metri da lui quando è avvenuta la tragedia: hanno sentito un tonfo, si sono precipitati, scoprendo quello che era accaduto. Subito dopo, l'uomo ha avuto un malore.

Matteo è la quinta vittima negli ultimi 10 anni nei cantieri Fincantieri di Monfalcone, dicono i sindacati.

Il giovane era nato a Trieste il 13 giugno del 1998, era residente ufficialmente a San Valentino di Fiumicello e viveva a Sagrado. Era un bravo ragazzo e aveva scelto di lavorare con il padre, titolare della ditta Cmi, che da vent'anni collabora fattivamente con Fincantieri per la parte della manutenzione. Un diciannovenne pieno di voglia di fare, di imparare, di rendersi indipendente; sempre con il sorriso sulle labbra, gli occhi radiosi, tanti amici, l'amore per i viaggi e la musica; serio e responsabile sul lavoro. Ieri mattina Andrea aveva raggiunto come sempre Monfalcone, col papà e con il fratello, che è capocantiere. 

LA TRAGEDIA Travolto da una lamiera di 700 chili: Matteo, 19 anni, muore schiacciato



OGGI SCIOPERO Oggi i lavoratori della Fincantieri hanno indetto prima un'assemblea e poi uno sciopero, dopo il tragico incidente sul lavoro: i sindacati hanno scelto di incrociare le braccia per la giornata di oggi, in cui a Monfalcone si osserverà il lutto cittadino proclamato dal Comune.

All'assemblea ha partecipato stamattina anche il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint, secondo la quale «non possiamo più ritrovarci a tragedia avvenuta perché non si può morire per lavorare e non si può morire a 19 anni. Dobbiamo reagire - ha aggiunto - con atti concreti e con protocolli rigidi e condivisi da tutti, che servano a prevenire futuri incidenti: ne discuteremo nel pomeriggio durante l'incontro con il presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga e l'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono», ha concluso.

Ultimo aggiornamento: 12:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci