Il Friuli contadino che non c'è più: lo racconta una mostra fotografica

Martedì 20 Marzo 2018 di Paola Treppo
Un'immagine in mostra
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UDINE e SPILIMBERGO - Per la Festa del Friuli del 3 aprile è stata organizzata una esposizione nella chiesa di Sant’Antonio a Udine. La rassegna sarà inaugurata venerdì 23 marzo alle 18. In mostra c'è il Friuli vero, autentico, del secondo dopoguerra, quello contadino, che sarebbe scomparso poco più tardi, e quello della difficile ricostruzione e dell’emigrazione.

I magnifici sette di Spilimbergo
Restituiscono questa immagine nei loro reportage "I magnifici sette di Spilimbergo" ovvero "Il Gruppo friulano per una nuova fotografia" firmatario, il primo dicembre 1955, nel centro della Destra Tagliamento dove tutto ebbe inizio, del celebre Manifesto, sottoscritto alla luce dei lavori realizzati e dei prestigiosi risultati raggiunti.

Scatti pubblicati sul New York Times
«Agire attraverso una fotografia che sia documentazione poetica dell’umanità che gli vive attorno» l’intento di Aldo Beltrame, Carlo Bevilacqua, Gianni e Giuliano Borghesan, Toni Del Tin, Fulvio Roiter e Italo Zannier, autori di scatti che rimangono come affidabili rappresentazioni del Friuli dell’epoca, alcune delle quali approdate su prestigiose copertine e pagine internazionali come il The New York Times, nel maggio 1957.

Friuli - Friûl 1955
A questo gruppo di professionisti che ha lasciato un indimenticabile ritratto del Friuli, la Provincia di Udine dedica la mostra “Friuli - Friûl 1955” curata da Gianfranco Ellero che firma allestimento e catalogo. L’iniziativa è inserita nel programma degli eventi predisposti da Palazzo Belgrado per celebrare il 3 aprile, la Festa del Friuli. L’esposizione sarà visitabile in queste giornate: 24, 25, 29, 30 e 31 marzo, 2, 3 e 4 aprile, dalle 15 alle 18. 

I cambiamenti del mondo rurale
Sempre per la celebrazione della Festa della Patria del Friuli, la Provincia di Udine in collaborazione con la Società filologica friulana organizza per martedì 27 marzo alle 17.30 nel Salone del Consiglio provinciale, la presentazione della nuova edizione del dvd Cence sunsûr e je lade une civiltât del regista Remigio Romano; si tratta di una produzione che documenta i cambiamenti del mondo rurale friulano narrati attraverso le voci di Padre David Maria Turoldo, Carlo Sgorlon, Novella Cantarutti, Elio Bartolini e Gian Paolo Gri.

Un mondo sconparso 
Nei loro interventi queste personalità esprimono pareri e cercano di proporre una chiave di lettura sulla vita contadina trattata nei suoi aspetti antropologici, etnografici, sociali, religiosi e delle tradizioni che in pochi anni è progressivamente scomparsa.

Il dvd sarà distribuito alle biblioteche grazie al sostegno della Regione Fvg e dell’Arlef. Martedì 3 aprile, infine, sempre alle 17.30, nel salone del consiglio provinciale, si terrà la presentazione del volume “I patriarcjis di Aquilee e il Stât dal Friûl Patriarcjâl” di monsignor Gian Carlo Menis.

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