​Ferragosto al misterioso santuario:
qui i bimbi morti riprendevano vita

Giovedì 11 Agosto 2016 di Paola Treppo
Un'immagine sacra nel borgo di Trava
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TRAVA (Udine) - Festa di Ferragosto nel suggestivo e misterioso Santuario della Madonna di Trava, a Lauco, in Carnia. Una festa religiosa e “popolare” semplice e suggestiva, con la celebrazione della messa dell’Assunta, poi un momento convivale. Ma questo santuario, poco e noto e massacrato nei decenni ad ladri “d’arte” e arredi sacri, è depositario di una storia pressoché unica, non leggendaria ma attestata e documentata, di grande suggestione.

Qui, infatti, nei tempi della miseria e della povertà, le madri che davano alla luce i bambini morti, correvano da ogni parte del Friuli, ma anche da fuori regione, per poterli battezzare, cosicché potessero essere seppelliti in terra consacrata e che andassero in paradiso. Il rito, che prevedeva la presenza di molte pie donne, consisteva nel porre il piccolo senza vita su un altare in pietra che su ergeva vicino alla chiesa, all’ingresso di un bosco. Lì, con la presenza di un prete, e con un rituale molto particolare, il neonato riprendeva vita, per pochi istanti, secondo la tradizione, il tempo sufficiente per ricevere il sacramento. Poi il bimbo tornava allo stato di morte.

Se l’aspetto del "risuscitare" è naturalmente infondato - sebbene desse il sollievo cercato dalle madri in lacrime -, non lo è la tradizione, che portava a Trava migliaia di donne disperate. A metà Seicento era frequentatissimo e questo tipo di culto ha trovato diffusione anche in Carinzia e in Slovenia. Poi la Chiesa, come è accaduto per gli “indemoniati” di Clauzetto, a Pordenone, dove venivano condotti uomini e donne che si credeva posseduti da demoni, ha bloccato la tradizione. Oggi sono in pochi a conoscerla. È attestata da tanti ex voto che mostrano questi bambini morti, rinati, benedetti e poi di nuovo morti.

Purtroppo diversi ex voto sono stati rubati e quelli che sopravvivono sono stati messi sotto chiave. Per Ferragosto il santuario di Trava si apre, con una messa e i “vecchi” del paese forse, potranno raccontare questa storia, tramandata da padre in figlio. 

Ultimo aggiornamento: 14:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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