Diabetici, boom malati, sono 80.000. Specialisti e reparti non bastano

Lunedì 12 Novembre 2018 di Lisa Zancaner
foto di repertorio
UDINE - Un numero di pazienti in continua crescita e Diabetologie al collasso. Sono oltre 80mila i diabetici in Friuli Venezia Giulia, a fronte di pochi specialisti. «In regione abbiamo una diabetologia di alta qualità, ma con grandi difficoltà operative - spiega la presidente del comitato regionale delle associazioni di diabetici, Elena Frattolin . Le diabetologie sono sottodimensionate rispetto al numero enorme di pazienti che affluiscono alle strutture». Come indica la normativa nazionale, per seguire questa patologia serve un'equipe multidisciplinare, medici, infermieri e dietisti, un approccio non facile dal punto di vista delle risorse umane e ci sono zone in regione «sguarnite come la Bassa Friulana o Tolmezzo dove c'è un solo medico. Alcuni diabetologi seguono i pazienti in telemedicina che però non è remunerata e i medici lo fanno su base volontaristica. Sono problematiche non nuove all'amministrazione regionale aggiunge Frattolin e recentemente le ho ricordate al presidente Fedriga e all'assessore Riccardi nel corso di un'audizione. Adesso ci dovrebbero dare delle risposte».

Anche i cittadini, però, possono fare la loro parte adottando corretti stili di vita che possono prevenire l'insorgenza del diabete. Di tutti i malati del Fvg, infatti, solo il 10% è affetto da diabete di tipo 1, mentre il restante 90% affronta quello di tipo 2, una malattia misconosciuta eppure definita la pandemia del terzo millennio. Una premessa è doverosa per capire la differenza. «Il diabete di tipo 1 è autoimmune e colpisce soprattutto i bambini. Arriva senza preavviso, mentre il diabete di tipo 2 è spesso causato da stili di vita sbagliati» con un impatto pesante non solo sulla persona che deve affrontare la malattia, ma anche sul sistema sanitario regionale. Anche in questo caso a parlare sono i numeri: un diabetico compensato (sotto controllo) costa circa 800 euro all'anno, un diabetico non compensato costa dai 3.000 ai 50.000 euro all'anno all'insorgere di complicanze che non sono poche. «Le persone dice la presidente credono di essere ben informate sul diabete, ma non è così. Non sanno che il diabete è la prima causa di complicanze cardiovascolari e causa di complicanze neurologiche e retiniche. È quindi necessaria la consapevolezza dell'importanza degli stili di vita corretti e riconoscere i primi sintomi anche per non pesare sul sistema sanitario». Certo, la tecnologia viene in aiuto con sensori e microinfusori che permettono ai pazienti di autogestirsi per monitorare costantemente la glicemia e sono strumenti che le aziende sanitarie concedono gratuitamente su specifica richiesta del diabetologo, ma sono usati principalmente per il diabete di tipo 1, invece per il tipo 2 valgono alcune regole che sono sempre le stesse, tanto scontate quanto auree: la sana dieta mediterranea, attività fisica e peso sotto controllo possono evitare di arrivare all'insulina.

«Importante poi aggiunge Frattolin la formazione alla popolazione sui sintomi. Il diabete di tipo 1 causa tanta sete, altrettanta diuresi, appetito e dimagrimento». Qui deve scattare il campanello d'allarme per i bambini perchè la diagnosi precoce diventa fondamentale come lo è l'attenzione che i genitori devono prestare a questi sintomi, ma prima li devono conoscere. Anche il diabete gestazionale viene spesso sottovalutato. In regione colpisce 500 donne all'anno, ma dopo la nascita del bimbo solo la metà si controlla. Poco sensibili si rivelano pure le scuole. «Sono pochi gli istituti che chiedono incontri formativi», ammette Frattolin, eppure le associazioni di diabetici sono molto attive in Fvg su questo fronte. Così alla prossima edizione di Telethon, l'annuale corsa benefica, si cimenteranno 5 squadre di diabetici. Infine, una curiosità. Non solo il diabete è in aumento tra la popolazione (soprattutto per il tipo 2), ma anche tra gli amici a quattro zampe. «Forse c'è una maggiore attenzione dei proprietari nei controlli veterinari ai cani conclude la presidente ma effettivamente i casi di cani diabetici stanno aumentando».
 
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