Venti milioni di euro per Aquileia: biglietto unico per le aree storiche

Giovedì 15 Febbraio 2018 di Paola Treppo
La Cripta affreschi nel cuore della Basilica di Aquileia
1

AQUILEIA (Udine) - ​Novità per i beni archeologici e storici di Aquileia. Il Museo archeologico nazionale e altre realtà locali di grande interesse saranno conferiti in uso dallo Stato alla Fondazione Aquileia per una gestione unica e coordinata dell'intero comprensorio. Lo prevede un accordo siglato ieri, mercoledì 14 febbraio, a Roma, tra il Ministero dei beni e delle attività culturali e la Regione Friuli Venezia Giulia per la valorizzazione del patrimonio culturale della città di Aquileia.
 

 

 
Tutte i beni previsti nell'accordo  
Il provvedimento riguarda il Museo archeologico nazionale e i suoi magazzini, compresi i complessi di ex casa Sverzut e della ex stalla Sverzut, e dell'immobile attualmente occupato dalla direzione del museo; il Mueso Paleocristiano; l'immobile ex Brunner in via Roma; il Fondo ex Sandrigo a est del fiume Natissa; il Fondo ex officina Moro tra foro e ex Essiccatoio; la Cripta scavi, angolo sud-est nella Basilica, sulla base di un protocollo d'intesa da stipularsi con l'Arcidiocesi di Gorizia.

Cripta degli affreschi
Si trova sotto il presbiterio e vi si accede tramite una piccola porta vicino alla gradinata. Originariamente era costituita da una stanza quadrata, divisa in tre navate, con numerosi capitelli ancora presenti; fu costruita con la ristrutturazione voluta dal patriarca Massenzio all'inizio del IX secolo. Assume la forma attuale in epoca popponiana, nel XI secolo, con l'aggiunta dell'abside.

L'intera cripta, colonne comprese, è affrescata con Storie della vita di Gesù e di Maria e con quelle della Vita di san Marco e di san Ermacora. È presente anche una dormitio Virginis. In basso è raffigurato anche uno scontro fra un cavaliere occidentale ed uno orientale: quest'ultimo è volto all'indietro mentre punta l'arco. Lo stile è ancora bizantino e si fanno risalire alla prima metà dell'XI secolo, anche se taluni studiosi spostano la datazione al XII secolo.

Al via tra 3 mesi 
Entro i prossimi tre mesi si provvederà alla consegna dei beni immobili, quindi aree e fabbricati, mentre entro un anno si procederà alla consegna delle collezioni, anche con atti separati, previa redazione di specifico inventario. Di particolare rilevanza la presa in carico del Museo archeologico nazionale, che detiene reperti di altissimo livello ed è uno dei musei più grandi della regione. Relativamente all'ex Casa Brunner, si tratta di un immobile già in parte ristrutturato che, con un ulteriore intervento, potrà essere destinato a divenire una sede espositiva di significativo pregio.

Venti milioni di euro 
Da oggi, con un'organizzazione che permetterà una gestione unica e armonica del sito, sarà possibile, ad esempio, istituire un biglietto unico, in modo da consentire al turista di visitare in maniera più comoda e funzionale l'intero patrimonio archeologico, i Musei e le mostre connesse.
Potrà poi essere realizzata la messa in rete del Museo archeologico con gli altri musei regionali, dandogli un'ulteriore valenza da un punto di vista promozionale e creando un circuito virtuoso. Sul fronte delle risorse viene confermato l'impegno economico della Regione, con uno stanziamento di 20 milioni di euro nel decennio: un milione sarà impiegato nel 2018 e 3 milioni nel 2019. 

Ultimo aggiornamento: 16:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci