Food: crescita esponenziale, il Fvg è la 4° regione italiana per il vino

Venerdì 2 Marzo 2018 di Paola Treppo
Food: crescita esponenziale, il Fvg è la 4° regione italiana per il vino
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FRIULI - Food: crescita esponenziale, il Fvg è la 4° regione italiana per il vino. Il sistema agroalimentare del Friuli Venezia Giulia continua a crescere e può diventare uno degli elementi trainanti dell’economia regionale. A confermarlo è il quindicesimo rapporto Ismea sul sistema agroalimentare italiano che evidenzia dati importanti per molti prodotti italiani certificati con marchi di qualità e denominazioni di origine.

Friuli al 6° in Italia per food 
In questo ambito il Friuli Venezia Giulia si aggiudica il 6° posto assoluto nel ritorno economico del comparto food, con 318 milioni, davanti a regioni demograficamente e territorialmente molto più grandi come Piemonte, Sicilia, Puglia; 4° posto per la regione nel ritorno economico del comparto vino, dove il Friuli Venezia Giulia, con 218 milioni, è superato solo da Veneto, Toscana e Piemonte.

Pordenone al 17° posto, Gorizia 20° in Italia
Ottima performance della provincia di Udine, che è sesta a livello nazionale per quanto riguarda il cibo, con 309 milioni di euro, dopo Parma, Modena, Mantova, Reggio Emilia e Brescia, e 7° per il vino, con 133,1 milioni, dopo Verona, Treviso, Siena, Vicenza, Cuneo e Padova. Nello stesso comparto, però, va evidenziato come anche Pordenone sia 17° e Gorizia 20° in Italia. Considerando, invece, food e wine insieme, Udine si piazza a un brillante 9° posto tra tutte le province italiane, con 341,7 milioni. È la vittoria dei prodotti legati indissolubilmente al territorio, gli unici che nessuno può copiare. 

Impatto economico: Udine in testa
Nel rapporto Ismea si contano in Friuli Venezia Giulia sei filiere certificate nel comparto cibo, che generano un impatto economico pari a 318 milioni di euro. Provincia di Udine in testa con 309 milioni, seguita da Pordenone con 8,3 milioni, e da Gorizia, 0,8 milioni. Udine vince per i valori dei prodotti a base di carne, 92% del totale, con il prosciutto crudo di San Daniele che presenta un valore della produzione pari a 292 milioni.

Carne
Nel comparto carne, prosciutto il San Daniele arriva sul podio superato solo da prosciutto di Parma e mortadella Bologna. Il valore della produzione è cresciuto del 2,2% rispetto alla rilevazione precedente, l’export è aumentato nettamente, +13,7%. La provincia di Udine fa la parte del leone anche nel settore carne, risultando la seconda provincia italiana per ritorno economico della produzione certificata, con 289 milioni, preceduta solo da Parma (729 milioni) e seguita da Sondrio (215 milioni).

Formaggi
Il restante 7% del valore del settore cibo è prodotto dai formaggi, con il Montasio all'8° posto tra le Dop italiane e finalmente in crescita con una produzione pari a 40 milioni di euro (+5,3%), di cui 3 milioni derivanti da vendite all’estero.

Vino
Il settore vinicolo del Friuli Venezia Giulia cresce sia in termini di indicazioni geografiche, con l'ottenimento dopo 40 anni della Doc Friuli e la Doc del Pinot Grigio, sia in termini di valore di produzione (219 milioni). Per quanto riguarda il vino, il Friuli Venezia Giulia è la 4° regione per impatto economico, con Udine prima (133 milioni), seguita da Pordenone (47 milioni) e Gorizia (33 milioni).

La Ribolla Gialla
Negli ultimi anni le superfici del vigneto regionale complessivamente investite a Ribolla hanno visto un +97% in termini di superfici vitate e un +175% in termini di produzione. Pur ancora con numeri limitati, la performance di questo vino è stata migliore addirittura di quella del Prosecco. Durante il percorso di istituzione della Doc interregionale del Pinot Grigio è stata ribadita la volontà di proteggere e valorizzare a livello regionale i vitigni autoctoni con un percorso preferenziale proprio per la Ribolla Gialla, eliminata dal disciplinare di produzione della Igt da “delle Venezie” a “Trevenezie” e ora quindi producibile solo in Friuli Venezia Giulia sia come Doc che Igt

Biologico: il migliore dato italiano 
L’export agroalimentare regionale è in costante crescita e nuove sfide attendono il comparto, le Istituzioni e l’Ersa, l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale: valorizzare la neonata Igp Pitina, rafforzare ulteriormente la promozione del formaggio Montasio, unica Dop del settore caseario, sostenere l'importante crescita del biologico che, con un +172% di superfici, fa segnare il miglior dato italiano, e dei prodotti a marchio Aqua. Allo stesso tempo sarà necessario continuare a investire su promozione, su conoscenza e formazione, a partire dalle scuole.
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