Cosa resta della vecchia Lignano: tra casette di pescatori e un bunker

Giovedì 19 Gennaio 2017 di Paola Treppo
Una delle casette della vecchia Lignano fotografata con la neve di quest'inverno

LIGNANO SABBIADORO (Udine) - È una delle aree di Lignano che sono rimaste immutate nel corso dei decenni, quella che sorge vicino alla zona del Faro Rosso, sulla punta est della penisola, dove poi la spiaggia lascia spazio alle marine. È un piccolo insieme di casette che sono “resistite” alla costruzione di alti palazzi, condomini, residence cementificazioni e alle varie sistemazioni urbanistiche e del verde.

Un borgo di inizio 1900 
Sono strutture prefabbricate, colorate, che si trovano a ridosso dall'arenile. Qui cui vivono stabilmente, tutto l’anno, tre famiglie. L’area risale almeno al 1930, forse anche a qualche decennio prima. Il piccolo villaggio, solo in parte mascherato da siepi e da reti, è di quelli di una volta. Non è mai cambiato; qui ci vivevano i pescatori, alcuni dei quali arrivavano da Marano Lagunare, quando ancora Lignano era solo una distesa di alberi e non l’attrezzatissima e superorganizzata località balneare che è oggi. Le vicende di questo borgo sono legate alla proprietà, che è stata sempre del Demanio, rendendo complessa la gestione del sito sotto il profilo normativo, per la costruzione di nuovi edifici o per ogni altro genere di sistemazione da parte del Comune.

Il bunker 
Nel bel mezzo del villaggio c'è anche una fortificazione del 1915-1918: è un bunker e dentro a quest'opera di difesa, ancora in buone condizioni, ha vissuto per un lungo periodo una famiglia. La casetta che sorge a poca distanza, con gli infissi rosa e gli intonaci giallo ocra, è disabitata da tempo: lì, spiegano i vicini, ci ha abitato una donna, che se n'è andata all'età di 93 anni. Da allora la casetta è rimasta chiusa, così come l'annesso piccolo ambiente dei servizi igienici, costruito fuori e segnalato da un cuore (nella foto).

Il futuro del villaggio
Alcune casette che sono ancora abitate, a ridosso della caserma della Guardia di finanza, dalla quale sono separate solo da una strada che porta alla spiaggia e alla passeggiata per il Faro Rosso, hanno anche delle piccole rimesse. Chi ci vive ha decorato i balconi con piante e fiori, perché a Lignano il meteo è sempre mite; c'è pure una vecchia fontana a pompa. «Qui vive bene - dice una coppia di anziani coniugi che appena ricevuto una visita dai parenti -; anche se non c'è nessuno il mare è sempre bello, anche in inverno». È la parte di Lignano più vecchia e rimasta tale: dà l'idea di come era, all'inizio del secolo scorso, la località balneare oggi più amata dai friulani e dai tedeschi. Per la sua sistemazione c'è un progetto, di cui si è parlato tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016: un piano che non snaturi la peculiarità di questo suggestivo borgo, ma che lo valorizzi, a trasformarlo in una sorta di giardino, nel rispetto di chi ci vive. Anche per il bunker si è pesato alla creazione di una sorta di museo

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